Il giorno 5 gennaio, due simpatiche attiviste del Clan-Destino, travestite da befane, con in testa cappelli a forma di ciminiera, hanno fatto una visita agli amministratori comunali di Forlì. Non essendo presente il Sindaco, sono state accolte dall'Assesore ai lavori pubblici Elvio Galassi.

Dopo aver recitato una filastrocca a tema, le befane hanno iniziato a consegnare i loro speciali omaggi nella sala della Giunta Comunale.



guarda e ascolta la filastrocca




Questi i doni: un sacchetto di cenere, per ricordare che gli inceneritori producono grandi quantità di rifiuti tossici da stoccare in discariche speciali; una cipolla per sottolineare l'acidità di talune affermazioni del Sindaco forlivese; un gran numero di nuove diffide contro Hera s.p.a. e Mengozzi s.r.l.; il testo di una petizione popolare a favore della costruzione dell'impianto di incenerimento di rifiuti, affinchè la "minoranza" (secondo le parole del Sindaco) di cittadini che ha già firmato la petizione contraria all'inceneritore possa confrontarsi con l'eventuale "maggioranza" favorevole allo stesso. A conclusione dell'incontro le befane hanno chiesto un nuovo incontro pubblico sul tema che preveda la partecipazione di tutti i soggetti interessati nella e dalla costruzione dell'impianto.















La questione energetica è uno dei temi su cui si gioca il futuro della nostra terra: l'attività umana richiede sempre maggiori quantità di energia, e nonostante i grossi passi avanti della ricerca, non esistono ancora fonti energetiche completamente pulite, sicure, rinnovabili, e competitive.

Come Associazione crediamo che il problema possa essere allora ribaltato e affrontato da un'altra angolazione: se manca energia (e mancherà sempre di più in futuro), invece che produrne di più, possiamo consumarne di meno! In un'ottica di decrescita conviene molto di più risparmiare sull'energia consumata, piuttosto che affannarsi a produrne di più in condizioni economiche, sociali e ambientali sempre più difficili. Per la seconda volta aderiamo con convinzione alla giornata nazionale del risparmio energetico, per dimostrare che risparmiare è immediatamente possibile, è vantaggioso dal punto di vista ambientale, redditizio in termini economici e conveniente per la società. Una giornata di festa del risparmio energetico è fondamentale per convincere quella parte di popolazione ancora riluttante ad iniziare a risparmiare in maniera attiva.

La speranza è che una volta celebrata la ricorrenza, i trucchi appresi, i comportamenti consigliati, i risparmi certificati, possano convincere quante più persone possibili a proseguire questi sforzi per un'inversione strategica di rotta, che possa giovare non solo hic et nunc al sistema-paese ma anche e soprattutto a coloro ai quali lasceremo in eredità il nostro pianeta.

Ne vuoi saper di più? Leggi il decalogo di "M'illumino di meno"


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Al termine dell'incontro pubblico "SVILUPPO CHE FAI AMBIENTE CHE TROVI" tutti gli ospiti presenti sul palcoscenico hanno autografato uno per uno gli sgabelli usati nel corso della serata.





Questi sgabelli sono stati messi all'asta al fine di reperire fondi per il finanziamento delle ricerche del dott. Stefano Montanari e della dott.sa Antonietta Gatti. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Carlo Bortolani Onlus affinchè possa ottenere le risorse necessarie all'acquisto di un nuovo microscopio per la Nanodiagnostics di Modena. Il precedente strumento ottico usato dai due studiosi è stato loro sottratto a causa delle tante scomode verità emerse dalle loro preziose ricerche.








L'Associazione Clan-Destino, giovedì 13 luglio, è stata audita a Roma, presso il CNR, in occasione delle audizioni periodiche e speciali, convocate dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas. Erano presenti i rappresentanti dei consumatori e degli utenti, delle associazioni delle imprese, dei sindacati e delle aziende che operano nel settore della distribuzione del gas e della produzione di energia. In quest'occasione sono stati presentati dal Presidente Dr. Alessandro Ortis la relazione annuale sullo stato dei servizi e sull'attività svolta, nonché il Piano per l'attività dell'Autorità nel triennio 2006-2008. Come prevedibile le relazioni di Enel e dei rappresentanti delle multiutilities vertevano su problematiche economiche e di profitto e facevano richiesta di minori vessazioni sulla produzione di energia da fonti inquinanti. Gli interventi delle varie associazioni dei consumatori hanno focalizzato l'attenzione principalmente sulle tariffe, sul possibile malfunzionamento dei contatori e sulla discutibile regolarità dei monitoraggi, eseguiti peraltro dallo stesso gestore.

Per contro gli interventi dei due rappresentanti dell'Associazione (Raffaella Pirini e Cinzia Pasi), affiancati da un esponente della "Rete Nazionale Rifiuti Zero", Rossano Ercolini, hanno posto l'accento su questioni di carattere generale, ribadendo la necessità di eliminare gli incentivi che rendono redditizio produrre energia elettrica dalla combustione dei rifiuti, anomalia tutta italiana, scaturita da un errato recepimento della Direttiva Europea, per la quale il nostro Paese ha pendenti decine di procedure d’infrazione. È stato chiesto che, per quanto riguarda le biomasse, i certificati verdi vengano assegnati solo agli impianti che producano al massimo 1-2 Megawatt elettrici e che non brucino assolutamente rifiuti, come peraltro indicato da un documento della Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili (FIPER) del settembre 2005. Il Clan-Destino si è espresso in maniera molto critica nei confronti del Decreto Bersani, sollecitando l’eliminazione degli incentivi per i Comuni che accettano sul loro territorio grosse centrali di produzione di energia, inceneritori e rigassificatori.

A proposito di questi ultimi, che vengono considerati dall’Autorità utili per la liberalizzazione del mercato del gas, si è ricordato il rischio di gravissimi incidenti, quali enormi esplosioni che interesserebbero superfici molto estese. Non da meno è il danno economico arrecato per il fatto che deve essere interdetta alla pesca e alla navigazione almeno un’area di 50 km2 circostante l’impianto di rigassificazione. Un’ulteriore richiesta dell’Associazione è stata quella di istituire un conto energia serio, come quello tedesco, che valuti cinque volte tanto il chilowattora prodotto da fonti rinnovabili vere, rispetto al prezzo di quello prodotto da fonti fossili. Da ultimo, ma non per importanza, è stato fatto presente che la prima fonte energetica rinnovabile è rappresentata dal risparmio energetico e come tale deve essere regolamentato e  monitorato dall’Autorità.

Il Presidente ha mostrato un vivo interesse, tanto da richiedere all’Associazione di fornire una relazione scritta di quanto espresso nell’audizione e di continuare a fornire memorie nel prossimo futuro.