|
Il 19 luglio 2005 ha avuto luogo il secondo ed ultimo appuntamento
previsto per Agenda 21. L'affollatissima assemblea è stata preceduta
da una variopinta manifestazione spontanea alla quale il Clan-Destino
ha contribuito con numerosi striscioni e manifesti.
Circa 200 persone hanno nuovamente gremito la sala dell'ex consiglio,
all'interno del palazzo della Provincia di Forlì-Cesena, nonostante
il clima afoso e, poco prima della mezzanotte, hanno emesso la
loro sentenza definitiva: "Il Piano Provinciale dei Rifiuti va
radicalmente cambiato!".
Secondo i partecipanti all'assemblea pubblica, disertata come
al solito dagli amministratori, il PPGR dovrà ripartire dalle
direttive indicate dai cittadini forlivesi che, raccolte in un
documento, dovranno pervenire quanto prima nelle mani del Presidente
della Provincia geom. Massimo Bulbi. Tale documento è composto
da 8 punti principali:
|
1. Rispetto delle fasi temporali richieste
dal Forum di Agenda 21. Prossimo incontro a settembre, con comunicazione
degli esperti scelti dal Forum. Richiesta di sospensione degli
iter autorizzativi degli inceneritori di Hera e Mengozzi, sospensione
delle discussioni della bozza di PPGR e abolizione della Bozza
di PPGR stilata dall'amministrazione precedente.
2. Responsabilizzazione
degli Amministratori dal punto di vista giuridico per le scelte
da loro fatte. Richiesta la loro presenza nei prossimi Forum di
Agenda 21.
3. La filosofia dominante della bozza di PPGR attuale
non è condivisa dal Forum (No alla terza linea dell'inceneritore).
4. Creazione di una sorta di Piano Alternativo che deve partire
dalla Raccolta Differenziata “porta a porta” e deve perseguire
la regola delle 4R (Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero
energetico). Esso deve essere stilato da tecnici di fiducia del
Forum di Agenda 21 pagati dall'Amministrazione Provinciale.
5. Richiesta di maggiori informazioni puntuali sui dati contenuti
nella bozza di PPGR.
6. Il Piano Alternativo deve essere inserito
in un contesto di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) e,
quindi, tenere conto di tutti gli altri piani e viceversa (qualità
dell'aria, energetico, salute, traffico e PTCP).
7. Devono essere
dati supporto, informazioni, incentivi e coinvolgimento alle aziende.
8. Coinvolgimento, informazione ed educazione ai cittadini fin
dall'asilo con didattiche adeguate volte al perseguimento della
riduzione dei rifiuti e alla sensibilizzazione del riutilizzo
e riciclo attraverso protocolli adeguati.
|
|
A tre giorni dalla Conferenza degli Enti preposta
a ratificare il si all'ampliamento degli impianti di incenerimento di rifiuti
di Hera s.p.a. e Mengozzi s.r.l., il Clan-Destino organizza una
catena umana tra la sede della provincia di Forlì-Cesena e
il palazzo comunale forlivese. Indignati dal comportamento delle
istituzioni che hanno finto di coinvolgerli nel processo decisionale
della gestione dei rifiuti mediante Agenda21, un migliaio di cittadini
si sono uniti per celebrare il funerale pubblico della democrazia
partecipata.
|
|
Il serpentone di cittadini, striscioni e bandiere che si è articolato
tra le due piazze per chiedere una nuova stagione nella gestione
delle politiche ambientali, ha dato la misura del livello di coinvolgimento
della popolazione forlivese che, preoccupata per la salute, per
l'ambiente e per le scelte gestionali, si è mossa numerosa di
sabato mattina, e di agosto, per dimostrare alle istituzioni,
deserte, la sua ferma opposizione agli ampliamenti previsti.
|
|
"Gli inceneritori possono uccidere e gli amministratori lo sanno".
Questo è stato uno dei tanti cori che si sono levati dalla catena
umana. Il Clan-Destino, nel corso della manifestazione cui hanno
aderito anche il Comitato Forlivese Contro i Rischi del Traffico
Aereo e i Verdi di Forlì, ha voluto inlotre ricordare la presenza
di un documento sottoscritto nel 2003 da Comune, Provincia, Usl
e Arpa attraverso il quale si riconoscono gli impatti dannosi
per la salute degli elementi inquinanti emessi dai fumi del camino
di un inceneritore.
|
I manifestanti hanno sfilato con dei bavagli calati per ribadire
che non saranno i palazzi a farli tacere, e, nascosti dietro mascherine
anti smog, hanno più volte ripetuto in coro il "vergogna" sotto
il balcone del salone comunale.
Durante la protesta svoltasi davanti al Comune è stato infine
appeso uno striscione al terrazzo del palazzo che riportava la
promessa più volte ribadita in campagna elettorale dal primo cittadino
Nadia Masini: "Non farò nessuna scelta senza prima consultare
i cittadini".
a lato il volantino dell'iniziativa
|
|
|
Il Clan-Destino organizza un presidio-manifestazione
nella piazza antistante la sede della Provincia di Forlì-Cesena
in occasione dell'incontro tra il Presidente della Provincia di
Forlì-Cesena, il Sindaco del Comune di Forlì, ARPA Emila-Romagna
Sezione Forlì-Cesena, AUSL di Forlì e il Servizio Tecnico del
Bacino dei fiumi romagnoli, convenuti per sottoscrivere il Rapporto
della Conferenza dei Servizi svoltasi il 28 luglio precedente
e che autorizzava con l'art.27 la realizzazione dell'ampliamento
degli impianti di smaltimento dei rifiuti già esistenti.
Una lettera firmata dalla presidente Raffaella Pirini è stata
consegnata agli esponenti dei vari enti ed è stata chiesta formalmente:
"L’immediata sospensione dell’iter autorizzativo dell’ampliamento
richiesto dalla Società Hera S.p.A., almeno finché non venga raggiunta
una percentuale minima di raccolta differenziata pari almeno al
50%, mediante il metodo “porta a porta”, entro un anno dalla sua
attivazione" e l'annullamento dell'ampliamento richiesto dalla
Ditta Mengozzi S.r.l. perchè in base anche al principio di autosufficienza
tanto spesso invocato non sussisterebbe alcun motivo per autorizzarlo.
Lo stesso giorno prende vigore la già avviata sottoscrizione delle
diffide da rappresentare agli Enti ed alle Società in indirizzo
qualora si concludesse positivamente l'iter autorizzativo degli
ampliamenti degli impianti di incenerimento richiesti dalle Società
Hera S.p.A. e Mengozzi S.r.l.. Con tale documento, redatto da
un avvocato, i cittadini firmatari si riservano di procedere per
via giudiziale alla richiesta di risarcimento di tutti i danni
derivanti dagli impianti di incenerimento di rifiuti.
Da quel giorno centinaia di cittadini hanno firmato quel documento.
Fallo anche tu!
|
|
Un dibattito pubblico finito con fischi rivolti allo schieramento
istituzionale pro-inceneritore. Così si è concluso l'incontro
organizzato dalla sezione del Pri di Ospedaletto dal titolo "RADDOPPIO
INCENERITORI A FORLI': NECESSITA' O BUSINESS?" svoltosi l'undici
settembre a Ospedaletto (FC). Sul palco, moderati da Lauro Biondi
(Capogruppo PRI Comune di Forlì), Palmiro Capacci (Assessore all'
Ambiente del Comune di Forlì), Roberto Riguzzi (Assessore all'Ambiente
Provincia Forlì-Cesena), Debora Cava (Capo Segreteria tecnica
del Vice Ministro all'Ambiente), Claudio Galli (Responsabile Divisione
Ambiente di Hera S.p.a.) e Raffaella Pirini (Presidente dell'Associazione
Clan-Destino).
A provocare una reazione tanto forte della cittadinanza presente
sono state le parole del rappresentate di Hera s.p.a. e di alcuni
amministratori pubblici, i quali hanno garantito la non nocività
degli inceneritori per la salute pubblica e hanno assicurato la
costruzione della nuova linea di incenerimento a Coriano (FC).
Discorsi questi, che hanno alimentato un fuoco già acceso dalla
mancata partecipazione del Sindaco di Forlì, Nadia Masini, e del
Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi. I due
amministratori, declinando l'invito a presenziare ad un dibattito
imperniato su un argomento così delicato e importante, hanno di
fatto reso impossibile un confronto democratico di prim'ordine
tra cittadini e pubblica amministrazione.
L'apice della protesta è stato raggiunto durante l'intervento
di Debora Cava che, con le parole "Il futuro può essere soltanto
negli impianti di incenerimento", ha fatto esplodere il malcontento
dei cittadini presenti. Alcuni hanno abbandonato l'incontro demoralizzati
e stizziti, altri, con sempre maggior fervore hanno ribadito l'assurdità
della situazione forlivese che vede un monopolio decisionale e
gestionale dello smaltimento dei rifiuti affidato alla stessa
Hera s.p.a., società quotata in Borsa, che, operando in un sistema
di leggi di mercato, ha come primo obiettivo l'interesse dei suoi
azionisti e non certo quello della salute dei cittadini.
Il futuro non risiede negli inceneritori. Il futuro, a Forlì,
dovrà essere nel più breve tempo possibile il presente ben collaudato
di molte Province e Regioni italiane, da anni impegnate in una
raccolta differenziata efficiente e proficua...per tutti.
|
|