Il 28 aprile 2004 il Clan-Destino insieme al Comitato di Quartiere di Coriano ha organizzato un pubblico incontro dal titolo “Mi rifiuto di bruciarti…ti riciclo” per dare una corretta e bilanciata informazione sulle possibilità di trattamento dei rifiuti che ha visto la partecipazione numerosa della cittadinanza forlivese. Relatori della serata sono stati il prof. Gianni Tamino, il dr. Marco Caldiroli, il dr. Gianluigi Salvador (Referente Rifiuti ed Energia del WWF della Regione Veneto), la dottoressa Maria Luisa Bargossi (Assessore all’Ambiente e Vice Presidente della Provincia di Forlì-Cesena) e un rappresentante di Hera S.p.A.

In occasione di questo appuntamento è partita una raccolta firme per chiedere all’Amministrazione forlivese di incrementare la raccolta differenziata, con il porta a porta, cercando di raggiungere almeno il 50% entro un anno.











Il 27 maggio 2004 il Clan-Destino ha organizzato la presentazione dell’ultimo libro del dott. Maurizio Pallante dal titolo “Un futuro senza luce - Come evitare i black out senza costruire nuove centrali” la cui prefazione è scritta da Beppe Grillo.

Era presente l’autore, intervistato da Fabio Gavelli, giornalista del Carlino e da Raffaella Pirini presidente dell’Associazione.







"...Ridurre gli sprechi è indispensabile per consentire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il cui contributo non sarebbe in grado di coprire i consumi inutili e le inefficienze, ma potrebbe soddisfare in maniera significativa una richiesta di servizi energetici forniti con maggiore rendimento, come dimostra l'esperienza di altri paesi,..."







Proseguendo nel suo rapporto di stima e collaborazione con il Premio Nobel Dario Fo, nel mese di luglio 2004, il Clan-Destino, avvalendosi della preziosa collaborazione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, ha dato la possibilità alle città di Ravenna e di Forlì di ospitare l’anteprima dello spettacolo “Il Tempio degli uomini liberi - il Duomo di Modena” del grande artista.

Due serate intense, due spettacoli-lezione cui hanno partecipato moltissime persone.
























A lato la locandina dello spettacolo tenuto a Forlì















Nel mese di settembre 2004 la neo eletta amministrazione provinciale di Forlì-Cesena ha inaugurato il suo mandato con l'approvazione del terzo inceneritore a Forlì. Il giorno 3 dello stesso mese, in occasione della prima conferenza stampa a porte chiuse della nuova giunta, il Clan-Destino ha espresso la sua ferma opposizione mettendo a segno un blitz nella sala consiliare. A titolo dimostrativo l'Associazione ha consegnato ai politici fautori del progetto alcuni sacchi della spazzatura al grido di:

"Bruciate anche questi...Vergogna!"








Per mantenere sempre alta l’attenzione sulle problematiche locali e visti i recenti scandali relativi allo smaltimento di fanghi tossici, l’Associazione, il 30 settembre 2004 ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “Tra ecoscandali e inceneritori la Raccolta Differenziata fa la differenza” presso la Sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì.

In questa occasione è stata spiegata minuziosamente la raccolta differenziata dei rifiuti secondo la modalità “porta a porta”.

Relatori della serata sono stati: il Consorzio Priula, nelle persone di Licia Nardino (vice direttore Consorzio Priula) e Sergio Tommasini (responsabile servizi integrativi Consorzio Priula), e il prof. Gianni Tamino.








Dopo due anni di intercettazioni telefoniche ed indagini, i Carabinieri, con una maxi operazione, pongono definitivamente fine ad un business senza scrupoli che per anni ha causato danni inestimabili all'ambiente.

Sotto l'occhio per niente vigile dell'Arpa, ente preposto alla tutela della salute pubblica, si acconsentiva al trattamento di fanghi velenosi come se fossero stati dei fertilizzanti. Grazie a questo escamotage, fanghi altamente tossici e nocivi, invece di finire in dascarica con tutti gli accorgimenti del caso, venivano tranquillamente rivenduti agli agricoltori della zona. Questi, usati a tonnellate come concimi, hanno irrimediabilmente contaminato non solo la superficie coltivata ma anche le falde acquifere più profonde. Provincia, Arpa, Asl, Hera, Trenitalia sono state coinvolte nelle indagini, sorte condivisa con diversi imprenditori locali.

Il Clan-Destino ed il Comitato per il NO all'inceneritore di Faenza si sono dati appuntamento sotto il palazzo della Prefettura il giorno 20 ottobre per manifestare la loro indignazione per i reati commessi, per la totale mancanza di sensibilità e rispetto nei confronti della salute pubblica e dell'ambiente.

(foto Blaco)