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Il giorno 7 dicembre 2006, presso
il TAR dell'Emilia Romagna si è tenuta l'udienza per esaminare
la richiesta di sospensiva che il Comune di Forlì, affiancato
dal WWF e dal Clan-Destino, ha avanzato per annullare le delibere
con cui la Provincia di Forlì-Cesena ha autorizzato la Mengozzi
s.p.a. a raddoppiare la capacità di smaltimento del proprio impianto
di incenerimento di rifiuti sanitari, da 16.000 a 32.000 tonnellate
annue.
La prima notizia positiva è che il cosiddetto intervento "ad adiuvandum",
cioè di ingresso nel ricorso già avviato dal Comune, è stato tranquillamente
accettato dal giudice, mentre alla vigilia dell'udienza vi era
qualche timore che gli avvocati della Mengozzi sollevassero obiezioni
e cavilli per ostacolare tale ingresso.
La seconda notizia rilevante è che il giudice ha chiesto tempo
per studiare più approfonditamente la materia, per questo motivo
ha deciso di rinviare una sua decisione definitiva alla cosiddetta
udienza di merito, che in ogni caso dovrà tenersi entro e non
oltre 6 mesi.
In altre parole, entro giugno la città di Forlì saprà se la società
Mengozzi potrà o meno raddoppiare il proprio volume di affari
e di rifiuti importati e smaltiti nel già martoriato territorio
comunale forlivese. Nel frattempo, le nostre Associazioni potranno
accedere alle ultime documentazioni tecniche depositate recentemente dalla
Mengozzi, studiarle e controdedurle, per rafforzare ancora di
più le tesi di opposizione al raddoppio.
L'Avvocatessa Guglielmina Simoneschi, che sta curando il ricorso, si
è detta abbastanza ottimista e fiduciosa che il giudice saprà
decidere con imparzialità e serenità di giudizio. |
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