Kenneth Ewert Boulding
(1910-1993) economista, educatore, poeta, filosofo, pacifista
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"Sia pure in modo pittoresco chiamerò ‘economia del cowboy’
l’economia aperta; il cowboy è il simbolo delle pianure
sterminate, del comportamento instancabile, romantico, violento
e di rapina che è caratteristico delle società aperte. L’economia
chiusa del futuro dovrà rassomigliare invece all’economia
dell’astronauta: la Terra va considerata una navicella spaziale,
nella quale la disponibilità di qualsiasi cosa ha un limite,
per quanto riguarda sia la possibilità di uso, sia la capacità
di accogliere i rifiuti, e nella quale perciò bisogna comportarsi
come in un sistema ecologico chiuso capace di rigenerare
continuamente i materiali, usando soltanto un apporto esterno
di energia".
K. Boulding, ""The economics of the coming Spaceship Earth", in: H. Jarrett (editor),
"Environmental quality in a growing economy", Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1966, p. 3-14
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"Il grande dono (degli economisti) al mondo
è rappresentato dalle statistiche del reddito nazionale,
del Prodotto Interno Lordo (PIL), e della sua crescita percentuale.
Però, come ogni economista sa, il calcolo del PIL è un puro
esercizio di fantasia e, anche se i numeri fossero veri,
il PIL è una ben miserabile misura del benessere. Il PIL
può crescere grazie alla corsa agli armamenti o alla costruzione
di dighe inutili".
K. Boulding, "The economics of knowledge and the knowledge of economics", The American Economic Review, 56, (2), 1-13 (Maggio 1966).
Testo della conferenza inaugurale della 78a riunione annuale della American Economic Association, New York, 28 dicembre 1965
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"Il Prodotto Interno Lordo (PIL)
è come la regina rossa del racconto di Alice ‘Al di là dello
specchio’: corre più veloce che può e resta sempre ferma
al suo posto. Il PIL dovrebbe essere depurato dai costi
della produzione di armi e di mantenimento degli eserciti,
costi che non hanno niente a che fare con la difesa. Dovrebbe
essere depurato anche dai costi del pendolarismo e dell’inquinamento.
Quando qualcuno inquina qualche cosa e qualcun altro depura,
le spese per la depurazione fanno aumentare il PIL, ma il
costo dei danni arrecati dall’inquinamento non viene sottratto,
il che, ovviamente, è ridicolo. Ho condotto una campagna
per cambiare il nome del PIL in CIL, cioè ‘costo interno
lordo’ perché rappresenta quello che dobbiamo produrre per
restare al punto di partenza o per fare minimi passi avanti.
Il consumo è una forma di degrado, è una cosa negativa,
non positiva. Il prodotto fisico finale della vita economica
è rappresentato dai rifiuti".
K. Boulding, "Fun and games with the Gross National Product. The role of misleading indicators in social policy", in: H.W. Helfrich Jr. (editor),
"The environmental crisis", New Haven, Yale University Press, 1970, p. 157-160
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