Russi, Clan-Destino: “Perchè le dimissioni dell’assessore all’Ambiente?”
“Le inaspettate dimissioni dell’attuale assessore Mauro Ricci pubblicamente annunciate nel corso del consiglio comunale del 18 gennaio hanno sicuramente sollevato qualche dubbio e creato non poca curiosità sulle reali motivazioni di tale decisione – scrive in un comunicato l’associazione Clan-Destino, che con questo torna sul tema della riconversione dello zuccherificio di Russi -. Innanzitutto va ricordato che sia Ricci che il sindaco Retini, così come il consigliere Pd Daniele Ghirardini, sono ex dipendenti Eridania, e che tale condizione contribuisce a fare dell’azienda la più rappresentata in consiglio comunale”.
“Inceneritore a Roncalceci?” Rieccolo in gran silenzio…”
Non ci piace dover affermare “noi lo avevamo detto!”, ma anche in questa occasione le nostre previsioni si sono rivelate corrette. Alcuni mesi fa, nel cuore dell’estate, avevamo portato alla ribalta della cronaca la presentazione della richiesta di un gassificatore di biomasse depositato dall’azienda di trasporti CTS. Periodo di ferie, particolarmente propizio per questo tipo di operazioni. La forte ondata di preoccupazioni e lo sgomento dei cittadini, unite alla grave difficoltà dimostrata dalla circoscrizione erano sfociati nel ritiro del progetto da parte del proponente. A quanto pare l’azienda stessa si era poi impegnata ad “informare” cittadini e circoscrizione nell’eventualità della ripresentazione del progetto. Ma, come previsto, ciò non si è verificato.
Nel silenzio più totale in data 19.11.2010 il progetto è stato ripresentato senza che nulla sia trapelato né informazione alcuna è giunta ai cittadini. L’Iter autorizzativo richiesto (procedura semplificata) è stato avviato. Tanto che nei giorni scorsi si è tenuta la prima conferenza dei servizi.
Quanto sta accadendo a conferma che il “modus operandi” in questo tipo di procedure è sempre il medesimo: prima le rassicurazioni ai cittadini per poi cercare di fare passare in silenzio progetti potenzialmente scomodi, in quanto potrebbero avere ricadute sanitarie ed ambientali sul territorio.
Ed ora? Come da copione arriverà l’assessore di turno, invitato sul territorio con il compito di dover tranquillizzare i cittadini sottolineando la bellezza del progetto, rassicurando sui futuri controlli e verifiche dell’inquinamento a tutela della popolazione.
Per medici e studiosi l’inquinamento ambientale rappresenta la prima causa per le malattie cardiache, respiratorie ed oncologiche. Le metodologie messe in atto dalle amministrazioni locali ai vari livelli dal Comune, alla Provincia ed alla Regione a nostro avviso nulla hanno di democratico in quanto la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente sono sempre sacrificate al business di pochi.
Tali atteggiamenti pare siano volti a confinare i cittadini al ruolo di semplici comparse ai quali vengono negate le informazioni preventive e di conseguenza la possibilità di partecipare in prima persona a percorsi decisionali su progetti che avrebbero ricadute sulla salute e quindi sulla qualità della vita di oggi e delle generazioni a venire.
Clan-Destino: “Garantiti solo 25 posti di lavoro dalla riconversione Eridania”
Associazione Clan-Destino esprime perplessità sul futuro dei lavori dello stabilimento di Russi, una volta completata la riconversione. “La centrale di Russi è l’unica soluzione per la salvaguardia dell’occupazione locale?. In questi anni lo abbiamo sentito ripetere fino allo sfinimento – scrivono in un comunicato Cinzia Pasi e Roberta Babini – Abbiamo visto i presidi dei lavoratori nelle sale del Comune, in Provincia e sotto le finestre degli uffici della Regione: iniziative messe in atto dai sindacati nelle varie realtà toccate dalla problema delle “riconversioni” degli ex zuccherifici, un copione che si ripete, frutto di una strategia già studiata a tavolino”.
“Ma il vero grande colpo di scena è arrivato qualche giorno fa. Nell’ex zuccherificio di Jesi, Eridania-Sadam pare abbia deciso di attuare il “piano b”, accantonando il progetto della Centrale e del Biodisel per destinare l’area ad attività industriali e commerciali. “Il progetto sarà definito entro la fine di gennaio?, annuncia Belcecchi, Sindaco di Jesi, e nel frattempo il confezionamento dello zucchero chiuderà il 31 dicembre prossimo?.
Se del confezionamento a Jesi rimarrà dunque solo il ricordo, che fine faranno i lavoratori attualmente impiegati? I sindacati CGIL, CISL e UIL si sono riuniti a Jesi per cercare di dare una risposta concreta. Dall’incontro ne è uscito un accordo sottoscritto con l’Azienda nel quale si prevede il trasferimento “temporaneo” entro il 28 febbraio 2011, di 20 lavoratori al confezionamento di Russi; ulteriori 20 posti di lavoro saranno poi offerti, ai dipendenti in forza nel sito di Jesi, presso la centrale PowerCrop di Russi la cui costruzione tra l’altro i Sindacati darebbero imminente.
Ricordiamo che nella Centrale di Russi, come dichiarato nell’accordo di riconversione, sarebbero tra l’altro garantiti solo 25 posti di lavoro! Inoltre, tenuto conto che Eridania-Sadam/Gruppo Maccaferri pare non essere Ente di Beneficienza, potrebbe sorgere un dubbio: che fine faranno gli oltre 15 lavoratori “esterni” attualmente occupati nello stabilimento di Russi? Vedranno rinnovato il contratto? E? questa la Politica delle ricadute positive sul territorio gestita da Eridania-Sadam, che più che ad occupare tende a spostare?? Purtroppo per i lavoratori di Russi forse questa potrebbe essere la sola sorpresa all’interno del “pacco” di Natale recapitato dall’Azienda e dai Sindacati”.
Centrale di Russi, Ranalli (Pd): “Sel e Lega, una strana coppia in consiglio“
“Al consiglio dell’Unione dei Comuni di ieri abbiamo assistito a un’intesa tra il leghista Tondini e il vendoliano Graziani, che pochi giorni fa ha dichiarato che mai avrebbe votato documenti della Lega. Un’intesa nata con l’elaborazione e la condivisione di un odg sulla riconversione dell’ex zuccherificio Eridania”. Davide Ranalli, coordinatore Pd per la Bassa Romagna, commenta così quanto avvenuto nella seduta del consiglio dell’Unione nella quale sono stati discussi due odg sulla progettata centrale a biomasse di Russi, uno del Pd (poi approvato) e uno congiunto Sel – Lega Nord, votato anche da Pdl e Idv ma respinto.
“Una grottesca alchimia politica – prosegue Ranalli – ha dato vita a una strana coppia: Graziani di Sel, che da assessore a Bagnacavallo fino al 2008 è stato a conoscenza dell’iter precedurale e ora sale sulle barricate fuori tempo massimo, e Tondini della Lega. Quest’ultimo si è dimostrato così competente sull’argomento da essere convinto che il nome della società che costruirà l’impianto fosse ‘Powercoop’ e non ‘Powercrop’, convinzione che lo ha portato a lanciarsi in un’invettiva contro il potere delle cooperative, fino a che non gli è stato fatto notare l’equivoco”.
“Quello che è successo ieri in consiglio – conclude Ranalli – ci consegna alcune riflessioni: Sel nella Bassa Romagna deve scegliere se collocarsi all’interno o fuori dalla maggioranza; la posizione dell’Idv, che ha tenuto un comportamento diverso rispetto a quello adottato pochi giorni fa nel consiglio comunale di Lugo, pur essendo rappresentata dalla stessa persona nelle due assemblee, dovrà essere discussa nelle sedi politiche opportune per valutarne la compatibilità con la permanenza in una coalizione”.
“Il Pd – conclude Ranalli – rimane l’unica forza politica in grado di affrontare discussioni complesse su temi delicati con la forza di solidi argomenti di merito, senza dilettantistiche improvvisazioni; la Lega Nord, se intende fare battaglie politiche, dovrebbe affidarsi a persone che sanno di cosa parlano, o almeno in grado di leggere”.
Inceneritore Eridania: E’ Arrivato il pacco di Natale dei Sindacati ai lavoratori di Russi
“La centrale di Russi è l’unica soluzione per la salvaguardia dell’occupazione locale”. In questi anni lo abbiamo sentito ripetere fino allo sfinimento. Abbiamo visto i presidi dei lavoratori nelle sale del Comune, in Provincia e sotto le finestre degli uffici della Regione: iniziative messe in atto dai sindacati nelle varie realtà toccate dalla problema delle “riconversioni” degli ex zuccherifici, un copione che si ripete, frutto di una strategia già studiata a tavolino.
Ma il vero grande colpo di scena è arrivato qualche giorno fa. Nell’ex zuccherificio di Jesi, Eridania-Sadam pare abbia deciso di attuare il “piano b”, accantonando il progetto della Centrale e del Biodisel per destinare l’area ad attività industriali e commerciali. “Il progetto sarà definito entro la fine di gennaio”, annuncia Belcecchi, Sindaco di Jesi, “e nel frattempo il confezionamento dello zucchero chiuderà il 31 dicembre prossimo”.
Se del confezionamento a Jesi rimarrà dunque solo il ricordo, che fine faranno i lavoratori attualmente impiegati? I sindacati CGIL, CISL e UIL si sono riuniti a Jesi per cercare di dare una risposta concreta. Dall’incontro ne è uscito un Accordo sottoscritto con l’Azienda nel quale si prevede il trasferimento “temporaneo” entro il 28 febbraio 2011, di 20 lavoratori al confezionamento di Russi; ulteriori 20 posti di lavoro saranno poi offerti, ai dipendenti in forza nel sito di Jesi, presso la centrale PowerCrop di Russi la cui costruzione tra l’altro i Sindacati darebbero imminente.
Ricordiamo che nella Centrale di Russi, come dichiarato nell’accordo di riconversione, sarebbero tra l’altro garantiti solo 25 posti di lavoro! Inoltre, tenuto conto che Eridania-Sadam/Gruppo Maccaferri pare non essere Ente di Beneficienza, potrebbe sorgere un dubbio: che fine faranno gli oltre 15 lavoratori “esterni” attualmente occupati nello stabilimento di Russi? Vedranno rinnovato il contratto? E’ questa la Politica delle ricadute positive sul territorio gestita da Eridania-Sadam, che più che ad occupare tende a “spostare”?
Purtroppo per i lavoratori di Russi forse questa potrebbe essere la sola sorpresa all’interno del “pacco” di Natale recapitato dall’Azienda e dai Sindacati.
Associazione Clan-Destino Cinzia Pasi
Roberta Babini
“Al nostro precedente appello per il rinnovo della convenzione del servizio di reperibilità zooiatrica per Cervia e Russi, non è seguita alcuna risposta né in modo diretto né a mezzo stampa. Quali associazioni e cittadini siamo tutt’ora preoccupati poiché dal 1 gennaio in detti Comuni se un animale starà male di notte non si saprà dove sbattere la testa. Pertanto CHIEDIAMO nuovamente il rinnovo della convenzione che tra l’altro al Comune costa 1.300 euro l’anno, quindi una cifra esigua. Nel frattempo informeremo i cittadini tramite volantinaggio a Cervia e a Russi”.
Animal Liberation
Animal Freedom
Cruelty Free
Clan-Destino
Lega per l’abolizione della caccia
L’Occhio Verde
Ravenna Punto a Capo