febbraio 15, 2013 |
Ufficio di Scollocamento – 28.02.2013 – ore 21 |
febbraio 15, 2013 |
Ufficio di Scollocamento – 28.02.2013 – ore 21 |
gennaio 21, 2013 |
23/01/2013 – INCONTRO PUBBLICO – Ing. CICCONI e Dr.ssa GENTILINI |
23/01/2013 – INCONTRO PUBBLICO CON l’Ing. IVAN CICCONI e la Dr.ssa PATRIZIA GENTILINI
L’Ing. Ivan Cicconi direttore di Itaca – Istituto Nazionale per la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (di cui sono socie tutte le regioni italiane), esperto di appalti, infrastrutture e opere pubbliche, come l’ alta velocità a cui ha dedicato un libro “nero”, sarà uno dei relatori d’eccezione, accanto alla Dr.ssa Patrizia Gentilini, alla conferenza pubblica intitolata “Project financing e società miste, ovvero la catastrofe prossima ventura”.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Clan-Destino, si svolgerà mercoledì 23 gennaio alle ore 21:00 presso “L’apebianca” (l’innovativo centro dedicato a beni e servizi ecosostenibili e di qualità certificata), in viale Bologna 277 a Forlì.
Il pensiero di Ivan Cicconi è noto; a suo parere: “le Grandi Opere infrastrutturali in project financing hanno la caratteristica di essere scollegate dal territorio, sganciate dal passato e soprattutto dal futuro, perchè del tutto inutili”.
Qualche esempio?
Sull’alta velocità in Val di Susa, a suo dire, “è mancata totalmente l’informazione, perché probabilmente non interessava informare i cittadini per gli interessi che sono dietro a queste grandi opere” .
Anche in merito al progetto del Ponte sullo stretto di Messina Cicconi ha ravvisato lo stesso modello che ha denunciato nel caso della Tav: profitti privati, costi per tutta la collettività, cantieri lumaca.
Insomma “Robin Hood al contrario: il patrimonio sociale che finisce nella tasche dei soliti noti: i grandi contractors, con imprese private (come Impregilo per esempio) sempre in testa che si dividono gli utili e fanno pagare alla collettività i debiti”.
Da anni l’obiettivo di Ivan Cicconi è quello di rispondere punto per punto alla ‘disinformatija’ del ‘potere costituito, con competenza e chiarezza, armato dei suoi dati e delle sue tabelle statistiche che anche a Forlì illustrerà con dovizia di particolari, spiegando quella che, senza giri di parole, considera “la truffa del cosiddetto project financing” sistema di gestione per le Grandi Opere che vede il coinvolgimento di soggetti privati per la concessione di lavori pubblici o di pubblica utilità.
Un tema che tocca anche la nostra regione, perché l’Emilia-Romagna si trova nei primi posti nella classifica nazionale per i progetti in project financing, sia per quanto riguarda grandi opere realizzate o in fase di programmazione (come la via Emilia Bis fra Forlì e Cesena, il bypass del canale Candiano a Ravenna,…), sia per l’affidamento delle gestioni dei servizi di pubblica utilità (rifiuti, manutenzioni, acqua,…).
Con quali esiti per le finanze pubbliche statali? A questa e ad altre domande risponderà Ivan Cicconi nella serata forlivese all’ “Ape Bianca”.
A sostegno di quanto appena espresso la Dr.ssa Patrizia Gentilini ci parlerà dei costi economici (esternalizzati) e mai conteggiati in alcuna “grande opera”. Costi, ormai molto ben quantificati attraverso studi scientifici e modelli matematici, causati dagli impatti sanitari per le varie forme di inquinamento: a dimostrazione di quanto venga tenuto poco in considerazione il cittadino in confronto al “valore” di queste opere in Project Financing.
Introdurrà i lavori Catia Damassa , del comitato di gestione de “ l’Ape Bianca”.
Ass. Clan-Destino
gennaio 17, 2013 |
23.01.13 – ore 21 – Project Financing e Società Miste… |
gennaio 11, 2013 |
Cara Mara Roncuzzi |
Una delle nostre aderenti al comitato ci ha inviato la lettera che pubblichiamo. È una visione molto disillusa ma lucidissima e reale della situazione. Lei nella lettera risponde alla ennesima mail del PD (essendo lei iscritta alla mailinglist del PD), con la quale l’Assessore Mara Roncuzzi della Provincia di Ravenna cerca di perorare il voto a suo favore.
Cara Mara Roncuzzi,
ricevo la tua mail con la quale mi incoraggi ad esprimere una preferenza nei tuoi confronti, con le prossime primarie del 30/12.
Ricevo la tua mail perché iscritta alla mailing-list del PD, perché elettrice del PD, “nativa democratica”.
“Nativa democratica”. Un bel termine.
Peccato sia solo un termine, uno dei tanti di cui il PD si è appropriato negli ultimi tempi.
Appropriandovi delle parole, ne avete tristemente deformato il senso. Avete fatto vostri ideali profondi dei cittadini e delle cittadine democratiche, avete sequestrato le parole, le avete modellate a vostro scudo, per attirare voti, voti, voti. Ne avete fatto una vostra corazza, vi ci siete trincerati dietro e, da quel momento, avete iniziato a mangiare, ad erodere il senso di quelle stesse parole. Nelle vostre parole, ora, ci sono solo le parole.
Il senso non c’è più. E quando c’è, è deformato rispetto all’antico significato.
gennaio 09, 2013 |
Venerdì 11.01.13 alle 21 – “Piante tossiche e velenose” |
“Piante tossiche e velenose” Incontro con Sergio Flamigni
Diverse piante ornamentali, da giardino o da appartamento possono creare problemi di intolleranza, allergia o intossicazione a persone e animali.
Riconoscerle ci aiuta a convivere e a trattarle in “sicurezza” senza privarci della gioia di coltivarle o di ammirarle.
dicembre 10, 2012 |
Clan-Destino festeggia i suoi primi dieci anni |
novembre 29, 2012 |
INCONTRO 5.12.12 – Inceneritori e allarme diossine: paliamone coi medici |
Studi, indagini e ricerche recenti, già ampiamente dibattute e controverse (si pensi anche al Progetto Moniter portato a termine dalla Regione Emilia-Romagna) confermano, purtroppo criticità ed effetti sanitari e ambientali degli inceneritori presenti sul territorio di Forlì.
E da qualche anno a questa parte, purtroppo, nulla è cambiato… Che fare , allora, per ridurre i fattori di rischio?
Di questo (ed anche del processo in corso ad Hera e Mengozzi) si parlerà in un convegno pubblico che si terrà mercoledì 5 dicembre 2012, alle ore 20.45, presso la sede de “L’apebianca”, in viale Bologna 277 a Forlì.
Parteciperanno:
la Dottoressa Patrizia Gentilini, medico oncologo Presidente dell’Isde Forlì-Cesena, con due interventi su: “Diossine e rischi per la salute” e oro presenza nel Forlivese; il Dottor Ruggero Ridolfi, medico oncologo Isde Forlì, parlerà di “Dati scientifici e limiti di legge visti dalla parte del cittadino”; Michela Nanni, vicepresidente Clan-Destino, l’Associazione che da anni si batte contro gli inceneritori per gli effetti nefasti che questi recano alla salute umana e all’ambiente.
Coordinerà il dibattito: il giornalista Marco Colonna, direttore del portale online di informazione Sestopotere.com
Porterà i saluti della Coop. Ecoliving, impresa sociale, Catia Damassa.
Nei giorni scorsi è stata resa pubblica la “Relazione finale sui lavori del Tavolo Interistituzionale in tema di diossine/furani e Pcb (i policlorobifenili, ovvero sostanze chimiche prodotte deliberatamente tramite processi industriali) nelle matrici ambientali ed alimentari del territorio forlivese”, frutto di oltre un anno e mezzo di lavoro congiunto fra Asl, Arpa, Comune, Provincia ed Ordine dei Medici di Forlì-Cesena.
In esso vengono riportati i risultati di 56 indagini condotte dall’Asl per la ricerca di diossine, furani e Pcb eseguiti nel 2011 in allevamenti rurali del forlivese.
Questi campioni si aggiungono alle 5 indagini condotte da parte dell’Isde – Associazione Medici per l’Ambiente nei primi mesi del 2011 su galline ruspanti e uova in relazione alle ricadute degli inceneritori, indagini che, per i livelli riscontrati, avevano suscitato grande sconcerto. I risultati emersi da questa ulteriore e più nutrita indagine confermano in pieno quanto già a suo tempo segnalato, ovvero una gravissima contaminazione del territorio da parte di questi inquinanti.
Infatti, in base alla attuale normativa, su 61 campioni complessivi solo 25 sono conformi; in particolare su 12 galline ruspanti solo 2 rientrano nei limiti e su 24 campioni di uova solo 13.
E per le diossine il pericolo non è rappresentato dall’aria che si respira, ma dagli alimenti contaminati che finiscono nei nostri piatti ogni giorno.
Questi dati, allarmanti, si sommano ad un’altra indagine svolta a metà dell’anno scorso dall’Associazione Medici per l’Ambiente in collaborazione con il Consorzio interuniversitario nazionale di chimica per l’ambiente di Venezia, che ha elaborato i risultati, che ci dimostrano come entro un raggio di 2 km dagli impianti di incenerimento dei rifiuti tutti i campioni di alimenti eccedono i livelli che le normative stabiliscono per tali inquinanti (uova e polli) e che si assiste ad una loro netta diminuzione man mano che ci si allontana dagli impianti.
“L’esposizione a diossine è correlata sia allo sviluppo di tumori”, hanno ricordato gli autori dello studio sull’area degli inceneritori, “ma anche a disturbi quali danni riproduttivi, abortività, malformazioni, specie urogenitali, endometriosi, anomalie dello sviluppo cerebrale, endocrinopatie, disturbi polmonari, danni metabolici con innalzamento di colesterolo e trigliceridi, danni cardiovascolari, epatici, cutanei, deficit del sistema immunitario”.
Forlì – 27 novembre 2012
Associazione Clan-Destino
A Forlì sabato, 27 ottobre 2012, è successa una cosa molto importante: dalle 17 alle 20 si è svolta una manifestazione in Piazza Saffi organizzata da un gruppo di lavoratori licenziati e invalidi dell’azienda “Mengozzi spa”, ossia del noto inceneritore cittadino di rifiuti ospedalieri.
WWF e Clan-Destino hanno raccolto l’appello degli operai ed erano presenti alla manifestazione, in occasione della quale sono state diffuse informazioni sulle molteplici azioni giudiziarie intentate da questi operai turnisti per ottenere risarcimenti a seguito di malattie professionali, invalidità, infortuni sul lavoro e licenziamenti senza giusta causa.
Oltre a queste azioni legali, se elenchiamo tutti i procedimenti in corso, riguardanti gli inceneritori, di cui la stampa ha dato notizia, ve ne sono due per degli operai morti all’interno dell’area dell’inceneritore di Hera (un camionista schiacciato fra due camion e uno caduto, insieme al suo mezzo, all’interno dell’avanfossa dove vengono scaricati i rifiuti), più uno legato al processo nato dagli esposti di Clan-Destino, WWF e svariati cittadini.
Pertanto le associazioni Clan-Destino e WWF, pur avendo preso atto con sconcerto e rammarico della loro esclusione dal processo contro Hera e Mengozzi riguardante le emissioni degli inceneritori e le ipotizzate irregolarità del percorso autorizzativo, continueranno a dare pieno sostegno ai cittadini che si sono costituiti parte civile, e che per fortuna sono stati accettati, nel procedimento contro gli impianti di Hera e Mengozzi, perché convinti che tutti questi eventi non facciano altro che avvalorare e confermare le loro preoccupazioni.
A questo si aggiunge che l’Amministrazione Comunale di Forlì ha presentato all’opinione pubblica il documento finale del tavolo interistituzionale sulle diossine. La grave situazione di inquinamento evidenziata dal suddetto documento dimostra l’attendibilità e la veridicità delle istanze popolari che da lungo tempo chiedono la chiusura degli inceneritori.
Le Istituzioni Pubbliche preposte alla tutela della salute, però, non hanno, finora, dimostrato la volontà di intervenire con efficacia per ridurre veramente i fattori di inquinamento. E tuttora rimandano ad un futuro indeterminato la risoluzione del problema “inceneritori” e addirittura dichiarano, nella persona di Marco Di Maio, segretario FC del PD: “ci sta molto a cuore la governance di Hera perché la riteniamo uno strumento fondamentale per attuare una corretta politica ambientale”.
Non ci rimane altro che sollecitare ed appoggiare la legittima protesta dei cittadini i quali, non sentendosi tutelati a sufficienza dalle Istituzioni Pubbliche, sono obbligati a difendere la propria legittima causa nelle sedi giudiziarie.
Pare ovvio quindi che WWF e Clan-Destino rappresentano, purtroppo, l’ultimo riferimento ormai per i cittadini che intendano difendere la salute propria e dei propri cari. Ed è per questo che continueranno a divulgare e, se necessario, a denunciare le inadempienze e le connivenze delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di impianti dannosi per la salute e l’ambiente.
Per Ass. Clan-Destino (Michela Nanni)
Per WWF (Alberto Conti)
ottobre 20, 2012 |
… e tu, a che velocità giri? |
settembre 28, 2012 |
PROCESSO HERA E MENGOZZI |
Lunedì 1 ottobre alle ore 13, in Procura a Forlì, si svolgerà l’udienza tecnica con dibattimento per l’ammissione, nel processo agli inceneritori Hera e Mengozzi, dei soggetti che si sono costiuite parti lese e che, nella precedente udienza, hanno depositato le richieste di risarcimento danni nei confronti delle due società che gestiscono e possiedono gli impianti.
Sono quasi una ventina le parti civili che si sono formalmente costituite, tra le quali, Comune, Provincia di Forlì-Cesena, Comitato di cittadini di Coriano, le associazioni ambientaliste ed ecologiste (tra queste Wwf e Clan-Destino), e i genitori di un bimbo di 11 anni morto di tumore.
Gli imputati alla sbarra in rappresentanza del Gruppo Hera sono: Claudio Dradi, Claudio Galli, Paolo Cecchini, Ruggero Panizzolo e Angelo di Nardo; mentre per la ditta Mengozzi : Enzo Mengozzi e Milena Mugnai.
Al centro dei reati contestati vi è quello – ex 674 c.p. – relativo all’immissione in atmosfera di sostanze pericolose per la salute pubblica quali: polveri, composti organici totali, ossidi di azoto e acidi vari, fuori dai casi consentiti, perché i titoli abilitativi conseguiti dalle due Società sono, a parere della Pubblica Accusa, da considerarsi invalidi, nulli ed inefficaci.
In altre parole, Hera SpA e Mengozzi SpA avrebbero esercitato l’attività di smaltimento di rifiuti urbani e speciali sulla base di autorizzazioni (Autorizzazione Integrata Ambientale AIA, Valutazione d’Impatto Ambientale VIA ed autorizzazione ex Art. 27 D.L.vo n.22/97) parziali (perché riferite solo a parti degli impianti) e viziate da una serie di illegittimità amministrative; tali autorizzazioni talvolta addirittura decadute.
Inoltre Hera SpA e Mengozzi SpA avrebbero ottenuto le suddette autorizzazioni inducendo in errore i componenti della Giunta Provinciale ed il personale tecnico della medesima Amministrazione Provinciale (deputati alle procedure di autorizzazione), dichiarando la sussistenza dei requisiti e delle condizioni necessarie al rilascio delle autorizzazioni ed abilitazioni occorrenti.
Ricordiamo che a questo rinvio a giudizio si è giunti dopo che, nell’ottobre del 2006, le Associazioni Ambientaliste WWF e Clan-Destino, assieme ad alcuni cittadini forlivesi, avevano depositato un esposto denuncia in cui si ipotizzavano una serie di violazioni delle vigenti normative sanitarie ed ambientali e dopo che, nella primavera del 2008, il GIP del Tribunale di Forlì aveva aperto la procedura di incidente probatorio per effettuare i dovuti approfondimenti e tutte le perizie finalizzate a capire se sussistevano gli elementi per portare a processo le due Società.
Clan-Destino e WWF Forlì rivolgono infine un appello alla comunità forlivese affinché partecipi attivamente al procedimento attraverso un contributo per coprire le spese di cancelleria e deposito bolli ed aprono a tal scopo una specifica sottoscrizione.
Chi volesse sostenere le associazioni e i cittadini coinvolti nel procedimento per sostenere le spese di cancelleria e dei bolli, potrà farlo attraverso un bonifico bancario ai seguenti IBAN specificando, nella causale, la voce: “Donazione processo Hera-Mengozzi”
- IT44U0855613203000000246921 (Banca di Forlì, intestato a: Associazione Clan-Destino)
- IT80L0335901600100000016590 (Banca Prossima, intestato a: Comitato WWF Forlì)