http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0011633-centrali-biomasse-troppi-rischi
Le dichiarazioni dei referenti Sinistra e Liberta’ della prov di Ravenna e
regionale sulle centrali a biomassa…Russi compresa
“Siamo andati vicini a bloccare la scellerata costruzione della centrale a biomasse di Russi” – commenta Giovanni Favia – “Durante la votazione sulla nostra risoluzione la maggioranza s’è spaccata: Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra e Italia dei Valori, infatti, hanno votato a favore della nostra risoluzione” – fa notare il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna – “Anche la Lega Nord e quei Consiglieri del Popolo delle Libertà che erano rimasti in aula, solo 3 su 11 purtroppo, si sono uniti a noi. Peccato che la votazione sia stata effettuata proprio in chiusura di seduta, e ci fossero molte assenze. Alla fine la nostra risoluzione è stata bloccata con 13 voti a favore, 16 contro e un astenuto, l’UdC. Riteniamo comunque” – sottolinea Favia – “che l’indicazione politica resti: solamente il Partito Democratico crede ancora nell’utilità della mega centrale a biomasse Powercrop di Russi. Perché? Chi governa il territorio? I cittadini o i poteri forti? Restano il fatto che le altre forze politiche vogliano fermarla. È un’indicazione molto chiara che ci consente di sperare di ottenere il risultato che desideriamo con altre azioni: ripresenteremo la risoluzione nel prossimo Consiglio, il 3 di novembre.”
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2010/10/megacentrale-di-russi-le-truppe.html
http://www.sottobosco.info/
Scritto da Alessandro Kostis
Domenica 20 Giugno 2010 19:37
Dieci anni fa in Italia si contavano una ventina di zuccherifici. Oggi ne rimangono solo quattro. La riforma OCM sullo zucchero voluta dall’Unione Europea ha infatti drasticamente ridotto le superfici bieticole nazionali e imposto la chiusura di 12 stabilimenti, offrendo in cambio una generosa contropartita economica.
L’impianto di Eridania a Russi, in provincia di Ravenna, è uno di questi. Una chiusura che ha gravato su 150 lavoratori interni, senza dimenticare gli agricoltori di barbabietole che hanno dovuto convertire la loro produzione. Chiuso l’impianto, si è pensato di convertirlo in una centrale energetica a biomasse. Il tutto contando anche sui sussidi europei.
COSA REALIZZEREMO:
Fiori gialli, simboli della natura e della vitalità sfileranno insieme a maschere antigas e immagini di
un probabile futuro con il nucleare. Percorreremo le strade maggiori sino a giungere nella piazza,
dove sarà distribuito materiale informativo.
Sarà una prima grande manifestazione civile, una marcia APARTITICA, che segnerà l’inizio di un
lungo cammino insieme , con l’obiettivo di contrastare la politica energetica scelta per il nostro
paese.
Ci mobiliteremo in ogni Capoluogo Italiano, organizzando autobus da tutte le altre province
vicine per raggiungere la manifestazione a costi accessibili per tutti.
Invitiamo chi non potesse partecipare a mostrare dai balconi e dalle finestre un semplice
striscione, realizzato anche con cartoncino e pennarello nero, con su scritto: “IO DICO NO AL
NUCLEARE“.
Il GIALLO sarà il colore distintivo della giornata: il giallo che segnala una zona di pericolo nucleare
e il giallo dell’emblema per l’energia rinnovabile, il sole.
Ad oggi hanno aderito Milano, Trento, Cuneo, Venezia e Vicenza, Bologna, Pisa, Roma. Per
aggiungere la tua città scrivi una mail a popoloviolapisa@gmail.com, indicando Nome,
Cognome, località, indirizzo mail e recapito cellulare.
I MOTIVI DEL NO AL NUCLEARE:
1. Non è sicuro e ci mette a rischio di eventi catastrofici.
2. Problemi di stoccaggio delle scorie radioattive.
3. Non esiste il nucleare “pulito e sicuro” di quarta generazione.
4. Non è vero che con il nucleare si può fermare il surriscaldamento globale.
5. L’Uranio, come il petrolio, scarseggia e dobbiamo importarlo.
6. Altissimi costi.
7. Contaminazione delle falde acquifere e dell’aria.
GLI OBIETTIVI:
Gli obiettivi che intendiamo raggiungere per il 26 di Giugno sono:
- Raggruppare energie e forze per dire tutti insieme No al nucleare.
- Porre le basi per il rafforzamento dei comitati regionali, laddove esistessero, e incentivarne la
nascita dove ancora non ce ne fossero.
- Promuovere il radicamento di un vero e proprio movimento No al Nucleare, che riesca a
convogliare la maggior parte delle associaizoni, enti, organizzazioni, libera cittadinanza attiva e
movimenti.
- Informare e diffondere concetti e notizie sul nucleare e sulle alternative che ad oggi si
presentano per il nostro futuro. Soltanto con un’ informazione indipendente si compiono scelte
veramente libere.
NO NUCLEARE DAY – 26 GIUGNO
MEGLIO ATTIVI OGGI CHE RADIOATTIVI DOMANI!
http://lottanucleare.wordpress.com
http://www.eticaforum.com/nonucleareday
LUGONOTIZIE.it
“Anche il secondo appuntamento organizzato dall’Associazione Clan-Destino a Russi sul tema della riconversione ex zuccherificio Eridania è stato assai partecipato. Grande è stata infatti l’affluenza di pubblico che ha visto la sala del centro polivalente esaurita – fanno sapere dall’Associazione-. Ciò dimostra che il tema della serata prettamente sanitario, “Inceneritori e diossine: i pericoli da essi derivanti per la salute, soprattutto nei confronti dell’infanzia”, hanno destato grande interesse. La relazione della Dott.ssa Gentilini onco-ematologa responsabile ISDE Medici per l’Ambiente e vice presidente della sezione AIL di Forlì Cesena è stata molto precisa, puntuale e soprattutto dettagliata nell’illustrare i veri e reali pericoli ai quali i cittadini vanno incontro se esposti ad agenti inquinanti”.
“Dati delle emissioni dell’impianto di Russi alla mano peraltro dichiarati dalla stessa PowerCrop, la dott.ssa Gentilini ha elencato le possibili patologie e si badi bene non solo tumorali, ma anche estremamente invalidanti correlate a quelle sostanze emesse dall’impianto, dimostrando ancora una volta che per un siffatto impianto i benefici saranno solo ed esclusivamente per il proponente: ai cittadini ed al territorio solo le controindicazioni. Spiace rilevare che anche in questa occasione abbia brillato l’assenza degli assessori, una delle quale ha preferito restarsene seduta a chiacchierare amabilmente al bar. Grande assente anche il Sindaco, principale responsabile della salute dei cittadini – continuano dall’Associazione Clan-Destino -. A nostro avviso meglio avrebbe fatto a presenziare l’incontro per rendersi così conto quale potrebbe essere il futuro al quale sta condannando i cittadini. Sarà nostra premura recapitare agli amministratori tutti, copia della registrazione video della serata a futura memoria, affinché nessuno possa trincerarsi dietro alla frase io non lo sapevo, qualora l’impianto venisse autorizzato”.
FONTE: http://www.telestense.it/news/centrale-di-bando-il-processo.html
Servizio del 31/05/2010 – Era nata per produrre energia elettrica da biomasse, in particolare legno: doveva essere in sostanza una centrale verde nel vero senso della parola, rispondere all’esigenza di produrre energia da fonti rinnovabili alternative al petrolio. Ma le cose sembra che non siano andate proprio così visto che oggi la dirigenza fino al 2006 e quella successiva al cambiamento del riassetto societario, più altre quattro persone, tre figure dirigenziali e un rappresentante della società che doveva fornire alla centrale le biomasse da bruciare, siede nel banco degli imputati di un processo in cui la pubblica accusa, rappresentata dal pm Maria Emanuela Guerra ritiene che dal camino di quella centrale in realtà uscivano metalli pesanti come rame, cromo, piombo, titanio derivanti dalla combustione di legno trattato, ferro e plastica. Non solo. I sette imputati vengono anche accusati di aver falsificato i dati che la centrale era tenuta a comunicare all’Arpa, l’agenzia regionale per la prevenzione ambiente. E proprio su questo punto oggi in occasione di una nuova udienza, il presidente in aula è il giudice Diego Mattellini, ha parlato uno dei turnisti addetto all’impianto che doveva produrre energia, Franco Cavina. Nei suoi quattro anni di lavoro alla San Marco, Cavina ha raccontato di aver spedito puntualmente i dati ad Arpa con i dati delle emissioni ma a lui non risulta che quest’ultima gli abbia mai risposto direttamente. Fra le parti offese, cioè tra i danneggiati dai presunti illeciti commessi nella centrale, figurano il Comune di argenta, la Provincia di Ferrara, la Regione, e l’associazione ambientalista Legambiente in rappresentanza dei cittadini colpiti dal danno ambientale.
L’ASSOCIAZIONE MEDICI per L’ AMBIENTE (ISDE ITALIA)
e L’AIL (ASSOCIAZIONE CONTRO LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA)
invitano la cittadinanza all’incontro su:
INQUINAMENTO AMBIENTALE e TUMORI INFANTILI
Forlì, 7 maggio 2010, ore 20.30 Sala del Circolo Culturale San Francesco
Via Marcolini 4 Forlì
Saluto del Presidente dell’Ordine dei Medici
Dott. Giancarlo Aulizio
Relatori
Dott. Giuseppe Masera
Prof. di Pediatria
Università di Milano Bicocca
Dott. Ernesto Burgio
Coordinatore Comitato Scientifico ISDE Italia
Dott. Patrizia Gentilini
Vice Presidente AIL Forlì- Cesena
ISDE Italia
Moderatore
Dott. Ruggero Ridolfi
ISDE Italia
Conclusioni del Sindaco di Forlì
Prof. Roberto Balzani
Col Patrocinio del Comune di Forlì e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri