novembre 02, 2010

LA VOCE – 29/10/2010

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novembre 02, 2010

IL RESTO DEL CARLINO di Ravenna – 29/10/2010

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novembre 01, 2010

Megacentrale Russi: le troppe assenze nel PDL impediscono il “no”. Ma il PD resta solo.

“Siamo andati vicini a bloccare la scellerata costruzione della centrale a biomasse di Russi” – commenta Giovanni Favia – “Durante la votazione sulla nostra risoluzione la maggioranza s’è spaccata: Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra e Italia dei Valori, infatti, hanno votato a favore della nostra risoluzione” – fa notare il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna – “Anche la Lega Nord e quei Consiglieri del Popolo delle Libertà che erano rimasti in aula, solo 3 su 11 purtroppo, si sono uniti a noi. Peccato che la votazione sia stata effettuata proprio in chiusura di seduta, e ci fossero molte assenze. Alla fine la nostra risoluzione è stata bloccata con 13 voti a favore, 16 contro e un astenuto, l’UdC. Riteniamo comunque” – sottolinea Favia – “che l’indicazione politica resti: solamente il Partito Democratico crede ancora nell’utilità della mega centrale a biomasse Powercrop di Russi. Perché? Chi governa il territorio? I cittadini o i poteri forti? Restano il fatto che le altre forze politiche vogliano fermarla. È un’indicazione molto chiara che ci consente di sperare di ottenere il risultato che desideriamo con altre azioni: ripresenteremo la risoluzione nel prossimo Consiglio, il 3 di novembre.”

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2010/10/megacentrale-di-russi-le-truppe.html

novembre 01, 2010

BOCCIATO UN ODG CONTRO LA CENTRALE MA IN REGIONE SCOPPIA LA POLEMICA

La Lega: «Bazzoni (Pdl) è uscito dall’aula prima del voto»

Solo il Pd ha votato contro la risoluzione sottoscritta dal Movimento 5 Stelle, in Regione, che invitava la giunta ad opporsi al progetto di centrale a biomasse di Russi. Hanno appoggiato l’odg, invece, oltre al Pdl, anche la Lega, Sel-Verdi, la Federazione della sinistra e l’Italia dei Valori. Si è astenuta l’Udc.
I lavoratori dell’Eridania-Sadam di Russi e le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil «apprendono con sconcerto dell’ennesimo tentativo messo in atto da parte di alcune forze politiche di bloccare il processo di riconversione dell’ex zuccherificio – si legge in una nota –. In consiglio regionale è stato proposto un ordine del giorno contro la realizzazione della centrale a biomasse che deve essere realizzata sul sito dell’Eridania di Russi. L’ordine del giorno è stato respinto, ma dal 2005 assistiamo allibiti a uno stillicidio di tentativi simili, mossi dagli interessi più disparati, talvolta palesi, altre volte invece più nascosti e strumentali. Gli unici interessi a essere sempre e comunque relegati in secondo piano (quando non del tutto ignorati) sono quelli dei lavoratori e del lavoro in generale, già sacrificati dall’Ocm zucchero sull’altare del libero mercato. È ora di finirla! Il tempo per le discussioni, le analisi, le critiche, le proposte (che lavoratori ed organizzazioni sindacali hanno sempre giustamente accolto e valorizzato) è terminato. A non poter procrastinare i termini concorre anche la non lontana scadenza degli ammortizzatori sociali di accompagnamento alla riconversione industriale stessa. Auspichiamo quindi che le amministrazioni che detengono le responsabilità per l’attuazione del progetto non si lascino influenzare e sviare da chi è alla ricerca solamente di visibilità politica e mediatica sulla pelle dei lavoratori».

La bocciatura sul filo di lana dell’Odg ha innescato anche una polemica politica che vede sul banco degli “imputati” anche il consigliere comunale del Pdl, Gianguido Bazzoni, messo sotto accusa dalla Lega. «Non comprendiamo – scrive in una nota il segretario provinciale della Lega Nord Gianluigi Forte – l’atteggiamento del Pdl che, a parole, è contrario alla centrale a biomasse di Russi mentre nei fatti sembra disinteressarsene. Nel corso dell’ ultimo consiglio regionale, dove c’era la possibilità pratica di ottenere un voto risolutivo contro detta centrale,  erano presenti solo tre rappresentanti del Pdl ed, oltretutto, uno di loro, il ravennate Bazzoni, che doveva essere il più interessato,  ha abbandonato l’aula prima della votazione. Non è certo con questi atteggiamenti che si difende il nostro territorio da chi ne vuole fare scempio».

http://www.ravennaedintorni.it/Home/russi_Bocciato_un_odg_contro_la_centrale_ma_in_regione_scoppia_la_polemica/12364/79.aspx

novembre 01, 2010

Ex Eridania, la denuncia dei sindacati: “Ennesimo tentativo di bloccare la riconversione”

“I lavoratori dell’Eridania-Sadam di Russi e le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil apprendono con sconcerto dell’ennesimo tentativo messo in atto da parte di alcune forze politiche di bloccare il processo di riconversione dell’ex zuccherificio”. Lo dichiarano i tre sindacati in un comunicato congiunto.

“In consiglio regionale – spiegano – è stato proposto un ordine del giorno contro la realizzazione della centrale a biomasse che deve essere realizzata sul sito dell’Eridania di Russi. L’ordine del giorno è stato respinto, ma dal 2005 assistiamo allibiti a uno stillicidio di tentativi simili, mossi dagli interessi più disparati, talvolta palesi, altre volte invece più nascosti e strumentali. Gli unici interessi a essere sempre e comunque relegati in secondo piano (quando non del tutto ignorati) sono quelli dei lavoratori e del lavoro in generale, già sacrificati dall’Ocm zucchero sull’altare del libero mercato”.

“Il tempo per le discussioni, le analisi, le critiche, le proposte (che lavoratori ed organizzazioni sindacali hanno sempre giustamente accolto e valorizzato) è terminato. A non poter procrastinare i termini concorre anche la non lontana scadenza degli ammortizzatori sociali di accompagnamento alla riconversione industriale stessa. Auspichiamo quindi – concludono – che le amministrazioni che detengono le responsabilità per l’attuazione del progetto non si lascino influenzare e sviare da chi è alla ricerca solamente di visibilità politica e mediatica sulla pelle dei lavoratori”.

http://www.lugonotizie.it/main/index.php?id_pag=133&id_blog_post=4376

novembre 01, 2010

Russi, la centrale a biomasse spacca il centrodestra

Nei giorni scorsi il segretario provinciale di Ravenna della Lega nord, Gianluigi Forte, ha aspramente criticato l’atteggiamento del Pdl regionale (definito “disinteressato”) in merito alla questione della centrale a biomasse di Russi.

“Non comprendiamo l’atteggiamento del Pdl – ha spiegato – che, a parole, è contrario alla centrale a biomasse di Russi mentre nei fatti sembra disinteressarsene. Nel corso dell’ultimo consiglio regionale, dove c’era la possibilità pratica di ottenere un voto risolutivo contro detta centrale, erano presenti solo tre rappresentanti del Pdl e oltretutto uno di loro, il ravennate Bazzoni che doveva essere il più interessato, ha abbandonato l’aula prima della votazione. Non è certo con questi atteggiamenti che si difende il nostro territorio da chi ne vuole fare scempio”.

Nel frattempo, l’associazione Clan-Destino, in risposta alle ulteriori integrazioni presentate da PowerCrop, ha protocollato all’ufficio regionale competente le osservazioni redatte con il contributo di consulenti come i professori Gianni Tamino e Marco Caldiroli per le tematiche ambientali, Fausto Bersani per le valutazioni e gli impatti derivanti dai campi elettromagnetici generati dall’elettrodotto, l’architetto Anna Marina Foschi, presidente del consiglio regionale Italia Nostra, che ha affrontato gli aspetti paesaggistici, fortemente compromessi qualora venisse realizzato l’impianto.

Ben 4.164 le firme di condivisione di cittadini sono state raccolte e depositate unitamente alla documentazione prodotta. “Riteniamo – sottolineano dall’associazione – che il ‘ritocco’ alle dimensioni dell’impianto e l’interramento di un tratto dell’elettrodotto non risolvano certo i gravi problemi di fondo, pesanti criticità peraltro affrontate anche nel corso della recente assemblea informativa promossa dal consiglio di frazione di Boncellino. Questa riconversione viene fortemente osteggiata in quanto porterebbe ulteriori carichi di inquinamento in una area molto vasta, già gravemente compromessa per la qualità dell’aria, e potrebbe essere la causa di danni incommensurabili all’agricoltura e al suo indotto”.

“Da parte sua PowerCrop continua ad omettere di fornire la documentazione relativa ai contratti e alla provenienza della materia prima e, in risposta alla richiesta avanzata più volte dalla Regione Emilia Romagna, inserisce, dandone grande risalto all’interno delle integrazioni, il testo dei decreti legge che hanno reso possibile la stipula del contratto quadro fra il Gruppo Maccaferri attraverso il coinvolgimento dei Consorzi agrari d’Italia (Cai) e la Coldiretti nazionale”.

“L’accordo quadro, come dichiara la stessa PowerCrop nelle ultime integrazioni, ‘coinvolge i cinque ex zuccherifici Eridania Sadam oggetto di riconversione produttiva: Russi, Castiglion Fiorentino (Ar), Celano (Aq), Villasor (Ca) e Fermo’.  A nostro parere tale accordo rappresenta poco più di una dichiarazione di intenti,  finalizzato ad aggirare la logica della ‘filiera corta’ dei 70 km, uno dei punti cardine su cui si basa l’intero percorso delle riconversioni degli ex-zuccherifici, in palese violazione quindi alle normative insite nel Piano energetico Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna”.

“Tutto ciò al fine di ‘agevolare’ l’iter autorizzativo: PowerCrop potrebbe così reperire la materia prima nel raggio di 300 km di distanza dai bruciatori, rendendone tra l’altro incontrollabile la tracciabilità e l’italianità, ed avere così diritto all’importo massimo degli incentivi statali previsti per le biomasse da filiera corta. Improponibile ed assurdo, per quanto ci riguarda, il presunto inserimento di una sorta di ‘assicurazione’ che dovrebbe risarcire gli agricoltori dagli eventuali danni causati dall’inquinamento,  per il quale è pressoché impossibile ‘dimostrare’ il nesso tra causa ed effetto”.

“Allarme rosso avvertito prontamente da molti cittadini, agricoltori e dai rappresentanti locali della Coldiretti e Cia di Russi che, fermi nelle loro solide posizioni assunte fin dal principio, continuano a rigettare fermamente i ‘compromessi’ del contratto siglato dai rappresentanti della Coldiretti nazionale, giustificato ed avallato dalla Coldiretti della Provincia di Ravenna”.

http://www.lugonotizie.it/main/index.php?id_pag=133&id_blog_post=4383

ottobre 27, 2010

Giornale dell’Arte – ott 2010 – segnalazione su Palazzo Russi

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ottobre 27, 2010

“Palazzo San Giacomo, grazie per il sostegno”

Palazzo San Giacomo-Villa Romana di Russi è risultato, spiega l’associazione Clan-Destino, 12esimo su quasi 10 mila “Luoghi del Cuore” in Italia, nell’ambito dell’iniziativa del Fai.


Grande è la soddisfazione della nostra associazione che ha cercato di portare l’attenzione dei media nazionali sulla splendida area situata nei pressi del Fiume Lamone e dove PowerCrop, sostenuta dalle amministrazioni locali a tutti i livelli, Comune, Provincia e Regione, vorrebbe costruire l’inceneritore di biomasse.

I riflettori della ‘ribalta’ sull’area di San Giacomo si sono accesi fin dall’estate scorsa con l’appello sottoscritto dalla Sig.ra Cristina Mazzavillani Muti, organizzatrice di Ravenna Festival, al quale e’ seguito l’interessamento del grande pianista Francesco Nicolosi , per poi terminare, si fa per dire , con la visita a Palazzo, del premio Nobel Dario Fo.

Per promozionare l’iniziativa del Fai, come associazione Clan-Destino, abbiamo anche realizzato un video che potrete vedere su you tube –palazzo san giacomo e l’inceneritore- che ha ricevuto quasi 4500 visualizzazioni, oltre ad essere ‘ospitato’ nel Blog di Beppe Grillo,.

Numerosissimi hanno sottoscritto l’appello per salvare Palazzo San Giacomo e che hanno cosi’ preso coscienza del suo inestimabile valore intrinseco.

A nostro parere questa iniziativa ha permesso anche a tanti cittadini , russiani e non, di poter comprendere realmente il valore artistico , culturale e paesaggistico dell’area , magari fino ad quel momento sottovalutata poiche’ data per ’scontata’.

E’ stato sicuramente un risultato eccezionale. pur essendo un risultato ‘parziale’ riferito esclusivamente alle segnalazioni pervenute on line sul sito del Fondo Ambiente Italiano, alle quali dovranno essere addizionate le segnalazioni pervenute cartacee , raccolte nelle Banche che sostenevano l’iniziativa del FAI ed associazioni che si sono mosse liberamente nei territori.

Ci e’ fatto quindi obbligo ringraziare in primis le persone d’arte e di cultura che ci hanno sostenuto, i cittadini , i Movimenti e le liste civiche locali che hanno aderito all’iniziativa segnalandola e raccogliendo le firme.

Palazzo San Giacomo, la Villa Romana ringraziano

Per associazione Clan-Destino, Roberta Babini e Cinzia Pasi

http://www.ravenna24ore.it/0010177-palazzo-san-giacomo-grazie-sostegno

ottobre 27, 2010

Palazzo San Giacomo è uno dei “luoghi del cuore”preferiti dagli italiani

RUSSI – Palazzo San Giacomo , la Villa Romana ed i siti ambientali protetti sono giunti dodicesimi su quasi 10mila “Luoghi del Cuore” in Italia. “Grande e’ la soddisfazione della nostra associazione che ha cercato di portare l’attenzione dei media nazionali sulla splendida area situata nei pressi del Fiume Lamone e dove PowerCrop, sostenuta dalle amministrazioni locali a tutti i livelli , Comune, Provincia e Regione, vorrebbe costruire l’inceneritore di biomasse”, dicono dall’associazione Clandestino.

“I riflettori della “ribalta” sull’area di San Giacomo si sono accesi fin dall’estate scorsa con l’appello sottoscritto dalla Sig.ra Cristina Mazzavillani Muti, organizzatrice di Ravenna Festival, al quale e’ seguito l’interessamento del grande pianista Francesco Nicolosi , per poi terminare, si fa per dire , con la visita a Palazzo, del premio Nobel Dario Fo”.

“E’ stato sicuramente un risultato eccezionale. pur essendo un risultato “parziale” riferito esclusivamente alle segnalazioni pervenute on line sul sito del Fondo Ambiente Italiano, alle quali dovranno essere addizionate le segnalazioni pervenute cartacee , raccolte nelle Banche che sostenevano l’iniziativa del FAI ed associazioni che si sono mosse liberamente nei territori.

Ci e’ fatto quindi obbligo ringraziare in primis le persone d’arte e di cultura che ci hanno sostenuto, i cittadini , i Movimenti e le liste civiche locali che hanno aderito all’iniziativa segnalandola e raccogliendo le firme.”.

http://www.romagnaoggi.it/ravenna/2010/10/15/174781/

ottobre 27, 2010

Russi, bufera sul sindaco assunto a 7.800 euro al mese

Ravenna, 20 ottobre 2010 - «IL SINDACO si dimetta subito». È la richiesta del gruppo di Noi per Russi in consiglio comunale, che ha sollevato il caso dei contributi Inps versati dal Comune per il primo cittadino Sergio Retini: oltre tremila euro al mese.

A scatenare la bufera è stata l’assunzione di Retini, il 2 marzo 2009 (in piena campagna elettorale, a pochi mesi dal voto), da parte del Ciclat, Consorzio italiano delle cooperative lavoratori ausiliari del traffico. Un’assunzione come quadro aziendale, addetto al marketing e alle relazioni commerciali, con uno stipendio di 7.847,57 euro mensili. I dati, su richiesta dei consiglieri di Noi per Russi Pietro Vanicelli e Angelo Cellini, sono stati diffusi dallo stesso Retini in consiglio («Ma avevo già mostrato il mio Cud durante la seduta di approvazione del bilancio», ha precisato).

Per i consiglieri di opposizione, l’entrata in servizio del futuro sindaco, poco prima dell’elezione, è quantomeno sospetta. Chi assume l’incarico di primo cittadino, infatti, è costretto a prendere l’aspettativa. Durante il mandato, i contributi pensionistici, calcolati sulla retribuzione prevista dal contratto in vigore, vengono pagati dal Comune (oltre allo stipendio del sindaco, che ammonta a circa 2.900 euro). Insomma, secondo Noi per Russi, si sarebbe trattato di un’assunzione ad hoc da parte di un’azienda ‘amica’, per assicurare a Retini un trattamento pensionistico vantaggioso. Vanicelli parla di «squallide consorterie» e di «cricca».

“Per pagare una pensione d’oro, che supererà i seimila euro, sono state messe le mani nelle tasche dei russiani. E’ scandaloso». Peraltro, prosegue Vanicelli, Ciclat ha assunto Retini nella sede di Bologna, «ma nei mesi che sono trascorsi dall’assunzione all’elezione lui era sempre a Russi a fare campagna elettorale: lavorava di notte?». Inoltre, la posizione di Retini al consorzio non sarebbe stata coperta con una sostituzione per il periodo di aspettativa, «il che dimostra che la sua figura non serviva».

«È molto strano che, in tempo di crisi, un quadro percepisca uno stipendio di quasi ottomila euro – aggiunge Cellini. – A quanto ho potuto verificare, i contributi versati dal Comune ammontano a 3.200 euro al mese, ai quali si aggiungono, per il 2009, 927 euro di Tfr». Per Enrico Conti di LiberaRussi, «dal punto di vista formale sicuramente non ci saranno irregolarità», ma «è giusto che i cittadini sappiano che, prima di dichiarare il suo amore per Russi, il sindaco ha voluto sistemare le questioni economiche».

La maggioranza fa quadrato, con tutti i consiglieri di centrosinistra che esprimono solidarietà al primo cittadino. «Le buste paga certificano correttamente il rapporto di lavoro – taglia corto Filippo Spada di Insieme per Russi. – E un sindaco va valutato per la sostanza del suo lavoro». Interviene anche l’assessore Enzo Bosi: «Prima di essere assunto alla Ciclat – spiega – il sindaco era dirigente alla Cisl, con uno stipendio analogo: basta consultare i suoi Cud 2007 e 2008. Quindi non ha ricavato alcun vantaggio». Dal canto suo, Retini si dichiara «sereno riguardo alla mia moralità e onestà».

«Cercare una continuità economica rispetto alla mia precedente occupazione – dice – attiene alle mie scelte personali, e per fortuna, in questo Paese, l’eleggibilità non dipende dalla professione svolta. Tra un anno sarò in pensione: il Comune non pagherà più alcun contributo». Il sindaco non conferma né smentisce la sua mancata sostituzione alla Ciclat.

di FRANCESCO MONTI

http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/politica/2010/10/20/402275-assunto_prima.shtml