agosto 14, 2015

Comitati no inceneritori

“Regione Emilia Romagna e intese con Hera/Iren, schiaffo ai territori”

(Sesto Potere) – Forlì – 11 Agosto 2015 – Il 3 agosto scorso la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha pubblicato il tanto enunciato “accordo” con le multiutility Hera ed Iren. Era stato annunciato con un comunicato stampa quasi un mese fa, con un tempismo politicamente sospetto, il giorno precedente la manifestazione di protesta contro l’art.35 del Decreto Sblocca Italia “Nessun Dorma”, tenutasi a Parma l’11 luglio 2015. In quest’ultimo mese è successo di tutto. LEGGI TUTTO L’ARTICOLO

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agosto 03, 2015

Lutto Cittadino

Domani martedi 4 Agosto 2015 nella sede della Provincia di Forlì-Cesena in Piazza Morgagni a Forlì si riunisce la Conferenza di Servizi conclusiva sul riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la classificazione R1 dell’impianto di incenerimento dei rifiuti forlivese.

Il Forum No Inceneritori Forlì Romagna invita tutta la società civile territoriale, le associazioni ambientaliste e culturali, i sindacati dei lavoratori, i partiti politici sia romagnoli che regionali ad un presidio in Piazza Morgagni a Forlì alle ore 9,00 di martedi 4 Agosto 2015.
Il presidio dovrà essere pacifico, silenzioso, senza simboli o bandiere di parte e di partito, senza cartelli di protesta, senza schiamazzi di nessun genere.

Si propone di partecipare in modo consono e a titolo individuale ad una “cerimonia funebre” per la scomparsa prematura della tutela della salute pubblica e dell’ambiente!

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febbraio 15, 2011

Cialde del caffè non riciclabili: Capannori chiama Lavazza risponde!

Dopo la Lettera di Capannori alla Lavazza sul problema delle cialde del caffè monouso non reciclabili, dopo il servizio di Repubblica e della trasmissione radiofonica Caterpillar, Lavazza risponde e organizza un incontro.

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CAPSULE DA CAFFE’ ‘USA E GETTA’:  LA LETTERA APERTA ALLA LAVAZZA DA’ I PRIMI RISULTATI.
Presto potrebbe nascere anche il caffè ‘ecologico’.   La lettera aperta che alcune settimane fa il Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori ha inviato alla Lavazza con la richiesta di avviare un confronto per la ‘riprogettazione’ delle capsule di caffè ‘usa e getta’, che attualmente non sono riciclabili, sembra infatti dare i primi risultati.
Presto gli amministratori capannoresi e i rappresentanti del team del centro di ricerca sui rifiuti che ha compiuto lo studio sulle capsule, coordinato da Rossano Ecolini, potrebbero incontrarsi con l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (Aiipa) di cui fa parte anche la Lavazza, nella sede dell’Innovation Center di Torino realizzato dalla Lavazza  come centro nevralgico dei tutte le sue attività di ricerca, in primis la ricerca ambientale. L’importante azienda torinese ha accolto con grande disponibilità la sollecitazione giunta da Capannori con una lettera indirizzata al sindaco, Giorgio Del Ghingaro, all’assessore all’ambiente Alessio Ciacci e a Rossano Ercolini.
Proprio l’Aiipa infatti, che rappresenta il gruppo merceologico chiamato in causa da Capannori e quindi anche altre aziende del comparto caffè, ha creato un gruppo di lavoro su questi temi da tempo impegnato, così come la stessa Lavazza, sul fronte della ricerca di innovazioni tecnologiche che riducano sensibilmente l’impatto ambientale di tutti i materiali di imballaggi e quindi anche delle capsule in questione.
“Sarebbe  un’opportunità davvero molto importante per l’amministrazione comunale e per tutta la nostra comunità, che con così tanto impegno ha collaborato all’ottima riuscita della raccolta ‘porta a porta’ e alla riduzione dei rifiuti – commenta il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Il nostro centro di ricerca sta continuando a lavorare su questa questione e alcuni giorni fa il responsabile internazionale della strategia ‘Rifiuti Zero’ Paul Connet è venuto a Capannori proprio per darci il suo prezioso e imprenscindibile contributo. Nel ringraziare la Lavazza per la disponibilità dimostrata, ci auguriamo quindi  di poter incontrare  quanto prima l’Aiipa e che possa nascere una collaborazione proficua  per la salvaguardia dell’ambiente e la qualità della vita di tutti noi”.

Il ‘caso studio’
Da alcuni mesi con l’istituzione del Centro di Ricerca rifiuti zero coordinato da Rossano Ercolini l’azione dell’amministrazione comunale di Capannori  si sta concentrando sul rifiuto residuo, quello cioè non differenziabile proprio come le capsule del caffè, sulle quali il centro ha realizzato un ‘caso studio’ dal quale emerge che ogni anno in Italia si consuma 1 miliardo di capsule da caffè ‘usa e getta’ (il 10 % di quante ne  vengono consumate nel mondo) e che a Capannori, ipotizzando che rientri nella media nazionale, ogni anno se ne  consumano 750 mila, corrispondenti a 9 tonnellate di rifiuto indifferenziato.
Per realizzare un chilogrammo di capsule di caffè  usa e getta occorrono 4 kg di acqua, 2 kg di petrolio e 22 Kw di energia elettrica”.

http://www.ciaccimagazine.org/?p=4783

dicembre 11, 2010

I t(u)imori di Brescia

Francesco Vassallo scrive su Brescia Oggi. Il suo articolo è del 4 dicembre scorso e racconta dell’emergenza sanitaria che sta vivendo la popolazione di un quartiere di Brescia, San Polo, dove ci si ammala e si muore di più per malattie respiratorie e per alcuni tumori.

La notizia era arrivata la scorsa estate e per i bresciani era stata una doccia fredda.

Dopo i dibattiti e le polemiche, le accuse incrociate alle realtà produttive, alle discariche, al traffico di autostrada e tangenziale che penalizzano San Polo, è tempo di cominciare ad indagare sul perché di numeri e dati tanto discordanti dal resto della città.

E noi oggi guardiamo con attenzione alla piantina della città scoprendo che il quartiere di San Polo dista dal forno inceneritore “più bello del mondo” solo 3 km, come si vede dall’immagine allegata.

A Brescia oggi inizia l’indagine sulle malattie respiratorie nella popolazione infantile, promossa dall’Asl di Brescia con la collaborazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche e paritarie della città: nei primi sette istituti che hanno aderito all’iniziativa sono stati distribuiti 600 questionari rivolti ai genitori dei bambini dai 6 ai 14 anni, la fascia di età che si intende analizzare.

Studiare i bambini, perché stanno male.

Il questionario, composto da 60 domande a risposta multipla, viene consegnato a scuola agli alunni e richiede la compilazione da parte dei genitori, per comprendere lo stato di salute dei ragazzi e l’eventuale presenza di disturbi respiratori, altre patologie o allergie, le abitudini quotidiane, il luogo in cui vivono e le caratteristiche dell’abitazione.

L’Asl ha invitato a partecipare tutte le 80 scuole primarie e secondarie di primo grado della città, e da gennaio l’indagine partirà in un altro gruppo di istituti. L’obiettivo è raccogliere 2 mila questionari nelle scuole di San Polo, da confrontare con altri 2 mila questionari provenienti dagli istituti di altri quartieri della città, per approfondire se e come l’andamento di disturbi e malattie respiratorie dei bambini di San Polo differisca dai coetanei che abitano in zone diverse, e quindi se esistono peculiari fattori di rischio a San Polo rispetto al resto della città.

Abitare in un luogo oppure in un altro, stessa città, stesse abitudini. E’ l’impronta ambientale, il sigillo delle polveri sottili. Sarà anche Parma così? Abitare a Ugozzolo porterà vantaggio, come sosteneva nonno Allodi, o sarà meglio emigrare?

Lo studio, interamente finanziato dall’Asl, costerà 90 mila euro e richiederà alcuni mesi per essere completato con l’elaborazione dei dati. L’analisi sulla popolazione infantile rappresenta il proseguimento dei due studi realizzati dall’Asl sui dati relativi agli anni 2004-2008, da cui era emerso a San Polo un tasso superiore di mortalità e ricoveri rispetto alla media urbana per alcune patologie come le malattie respiratorie non oncologiche (bronchiti acute, faringiti, laringiti, polmoniti, Bpco, asma, causa del 20-30 per cento in più di ricoveri nelle diverse fasce di età) e i tumori alla vescica e al fegato.

Oggi Brescia, domani Parma. Ci stiamo costruendo da soli il nostro destino.

Lo possiamo cambiare se ci fermiamo, subito.

Possibile che i nostri amministratori siano tutti ciechi e sordi?

Forse ci sono altri interessi sotto questo business dell’inceneritore, interessi che non si possono raccontare, silenzi da sostenere fino alla fine, che stanno alla base di questa insolita cocciutaggine.

Domani Parma parlerà, rifiutando la fuga dalla realtà e richiedendo a gran voce che per il bene di tutta la comunità l’inceneritore sia fermato. Ora.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR

Parma, 10 dicembre 2010

-524 giorni all’avvio dell’inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.

+182 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l’inceneritore costa 315 milioni di euro?

A un giorno dalla fiamma di Lucia


Con preghiera di pubblicazione
Buon lavoro e grazie
*
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR
Via Zaniboni 1 – Parma
Tel 331.116.8850
Skype gestionecorrettarifiuti
www.gestionecorrettarifiuti.it
gestionecorrettarifiuti@gmail.com

novembre 30, 2010

Giornata mondiale contro l’incenerimento

Mercoledì 1 dicembre 2010 è stata dichiarata da Gaia (l’alleanza mondiale per le alternative all’incenerimento) “giornata mondiale contro l’incenerimento”.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare la popolazione e renderla consapevole che le
alternative all’incenerimento dei rifiuti sono già da tempo  sperimentate e conosciute.

E’ dimostrato che il bilancio energetico complessivo è decisamente a sfavore dell’incenerimento, che si dimostra essere una scelta politica di corto respiro e che trasforma il rifiuto in residui pericolosi, ceneri ed emissioni tossiche (centinaia di tipi) con uno scarso recupero energetico, circa il 15 % in energia elettrica (dati CEWEP) e con maggiori costi a carico della comunità.
L’energia elettrica prodotta è proporzionalmente talmente scarsa che in assenza di sovvenzioni statali (ad esempio i CIP6), nessuno troverebbe conveniente produrla mediante gli inceneritori.
La minor produzione di rifiuti, il riuso e il riciclo sono inconfutabilmente migliori per l’ambiente, per la salute e per l’economia del territorio. A questi punti cardine va aggiunto il sistema di raccolta dei rifiuti col metodo Porta a Porta, che è fondamentale per ottenere la massima percentuale di rifiuto differenziato e che consentirebbe ai cittadini, attraverso l’applicazione della tariffa puntuale, di ridurre gli  importi delle bollette.

Per aderire a questa iniziativa l’Associazione Clan-Destino ha organizzato, per mercoledì 1 dicembre, una giornata di digiuno per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti del reale problema che conduce all’emergenza rifiuti come quella di Napoli, cioè la mancanza di volontà politica di fare scelte che evitano l’incenerimento.
Investendo, invece, in un’economia industriale che riutilizza il rifiuto come materia prima seconda, affiancato da un sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti, il
Porta a Porta, come chiedono da anni i cittadini napoletani, si otterrebbe una drastica riduzione dei rifiuti da smaltire e nuove opportunità di lavoro.

Oltre ai vari iscritti dell’Associazione hanno deciso di aderire al digiuno anche il Consigliere Comunale di Destinazione Forlì, Raffaella Pirini, e vari membri della Lista Civica, indicando in questo gesto il significato simbolico di “una opportunità per evitare di mangiare cibo inquinato dalle emissioni di questi impianti esistenti anche a Forlì”. Per questo motivo mercoledì ci nutriremo solo con sostanze liquide tipo acqua, the senza zucchero  e tisane varie. Chiediamo pertanto la partecipazione in massa di tutta la cittadinanza per questo gesto che serve anche come supporto alle battaglie che stanno sostenendo tantissimi comitati in Italia, le mamme di Terzigno, tutta nel tentativo di poter garantire un futuro sano ai propri figli.

novembre 29, 2010

Inceneritore/Centrale a biomasse Ex Eridania Russi, Dario Fo

novembre 28, 2010

Video serata “I rifiuti sono una risorsa” del 23.11.10

Parte 1

Parte 2

novembre 26, 2010

Russi 13 dic.09 manifestazione contro centrale biomasse ex-eridania

http://www.youtube.com/watch?v=3BMiLO1Ugyc

novembre 06, 2010

Ravenna, vistita virtuale agli inceneritori di Hera

http://www.romagnaoggi.it/ravenna/2010/11/3/176529/

novembre 06, 2010

Associazione Ecologisti Democratici

Porta a porta: si parte! Finalmente

http://foecodem.blogspot.com/2010/10/porta-porta-si-parte-finalmente.html