marzo 27, 2010

iva tassa rifiuti: rimborso!

RIFIUTIFate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi di comunicazione non ne parlano sufficientemente. In allegato i moduli…

Rimborso IVA
su TARSU – La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa.
La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’IVA su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto “tassa”.

Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% sui 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito “Federconsumatori” si evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà..) bloccherà di fatto l’IVA sulle prossime fatture.

Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia, persone come anziani, etc.. che non conoscono i propri diritti non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.
Pertanto vi allego il modulo che contiene le spiegazioni per la compilazione, anche in formato word.

SCARICA rifiuti iva

SCARICA Modulo tarsu

marzo 17, 2010

FORUM ITALIANO MOVIMENTI PER L’ACQUA

FORUM ITALIANO MOVIMENTI PER L’ACQUA
Coordinamento Polo Romagnolo
ADESIONE: http://www.officinah2o.it/adesion/

Immagine 2

marzo 10, 2010

Carrefour licenzia in massa in Belgio

imagesE’ questa l’Europa che vogliamo?
Quella che determina i licenziamenti e aumenta la fame nel mondo?
http://www.esserecomunisti.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=31308

Carrefour taglia in Belgio e licenzia 1600 dipendenti
di Alberto D’Argenzio
su il manifesto del 24/02/2010

Decisione choc della multinazionale francese. Si cerca di passare i negozi ai concorrenti
Il «peggior scenario possibile». Sono queste la parole usate dal fronte sindacale per illustrare la decisione presa ieri dal Cda di Carrefour Belgio: chiusura di 21 tra super e ipermercati entro il 30 giugno con il corollario di 1.672 persone a casa. Oltre il 10% dei 15 mila lavoratori del gruppo nel paese. «Questo piano è molto più grave di quanto previsto, non si trova da nessuna parte un cenno al futuro dei lavoratori dei 21 centri, verranno gettati come kleenex», si lamenta Jan De Weghe del sindacato socialista. La notizia di una ristrutturazione era nell’aria da settimane, ma la decisione di ieri ha sorpreso tutti per la sua durezza. Uno choc.
Il piano approvato prevede la chiusura entro l’estate di 14 ipermercati e 7 super, mentre altri 7 supermercati verranno trasformati in franchisee. Inoltre tutto il personale che rimarrà dovrà accettare il blocco dello stipendio. Già nel 2007 la società aveva chiuso 16 negozi del marchio GB, mandando a casa 900 persone, ma senza frutti: il gruppo ha costantemente perso quote di mercato nei confronti della catena economica Colruyt e dei supermercati Delhaize.
Sempre ieri la direzione ha annunciato l’intenzione di investire 300 milioni di euro in 3 anni per rilanciare il marchio e i magazzini che non verranno chiusi, una decisione che non convince i sindacati. «La gente – continua De Weghe – sa perché va a fare la spesa al Colruyt o al Delhaize, ma nessuno sa perché va al Carrefour, è una prova di incompetenza commerciale». Per Chris Van Droogenbroeck della sigla LBC-NVK l’obiettivo dell’impresa «è far lavorare la gente a un prezzo inferiore della concorrenza, sottoscrivere questo piano – insiste – equivale a partecipare al dumping sociale».
Anche Elio Di Rupo, Presidente del Partito socialista vallone, ha puntato il dito contro «la visione strategica adottata dal gruppo negli ultimi anni» e ha quindi chiesto alla società «di prendersi le sue responsabilità e di limitare al massimo i danni sociali». La preoccupazione arriva fino al governo, con Joelle Milquet, ministra del lavoro, che invita le parti al «dialogo» per trovare una soluzione ai tagli all’occupazione.
Su questo fronte si parla di una richiesta di applicazione della legge Renault, varata al momento della chiusura degli stabilimenti belgi e creata per limitare l’impatto dei licenziamenti. Altra via è quella di un passaggio delle superfici commerciali ad altri gruppi, in particolare si fa il nome di Mestdagh, che già aveva rilevato i 16 GB chiusi nel 2007. «Sono interessato, ma al momento non c’è alcun negoziato in atto, sarei contento che Gerard Lavinay (numero 1 di Carrefour Belgio) mi chiamasse per parlarne», ha affermato ieri il patron Eric Mestdagh. Carrefour è il numero 2 mondiale della distr

marzo 08, 2010

Martedì 9 Marzo incontro: BIODIGESTORE – DURAZZANINO

liquameL’Associazione Clan-Destino organizza per Martedì 9 Marzo alle ore 21:00 presso il circolo ARCI di Durazzanino, in Via Ravegnana 497, un’assemblea pubblica per informare la cittadinanza in merito alla richiesta di costruzione di un impianto di Biodigestione di prodotti agricoli, finalizzato alla produzione di energia elettrica, da ubicare nella località di Durazzanino.

Come già accaduto in altre occasioni, i progetti di costruzione di questi impianti vengono depositati presso gli Enti competenti, vengono avviate, poi, le procedure di richiesta di autorizzazioni e i proponenti regolarmente si “dimenticano” di informare e, magari, coinvolgere i cittadini dei territori limitrofi.

Rimanendo coerenti con gli scopi che hanno da sempre guidato le attività dell’Associazione, anche in questa occasione, il Clan-Destino si propone di fare innanzitutto una corretta informazione, perché la ritiene un principio fondamentale su cui si deve basare la libertà di scelta, e inoltre di aprire un momento di discussione e di scambio di opinioni fra i cittadini, i proponenti, le Amministrazioni e persone esperte in materia.

A questo proposito sono stati, infatti, invitati in qualità di ospiti relatori il proponente Roberto Guardigli, accompagnato dal progettista Ing. Federico Gavagnin, che ci illustreranno l’impianto di Biodigestione e ci spiegheranno i motivi che hanno indotto tale scelta.

Mentre per descrivere in generale i “pro e i contro” della biodigestione e per spiegare le idee che da anni il Clan-Destino sta portando avanti è stato invitato il biologo di fama internazionale Prof. Gianni Tamino (docente di Diritto Ambientale all’Università di Padova).

Da anni, infatti, il Clan-Destino sostiene che le centrali a biomasse e i biodigestori non rappresentino la salvezza per l’agricoltura e non risolvano il problema energetico, soprattutto se il materiale per alimentarle viene coltivato al solo scopo di produrre energia, anziché derrate alimentari. Queste tipologie di impianti possono avere una sostenibilità e una utilità solo qualora utilizzino materiali di scarto da altre lavorazioni situate in loco e riutilizzino, poi, l’energia prodotta principalmente per il fabbisogno dell’azienda e non, come spesso accade, importino da centinaia di chilometri di distanza la materia prima per il loro sostentamento e producano energia al solo scopo di realizzare fatturato.

Interverranno anche il Sindaco di Forlì Prof. Roberto Balzani e l’Assessore all’Ambiente Ing. Alberto Bellini che avranno l’opportunità di illustrare la politica che il comune intende portare avanti in tema di agro energie, mentre il Dr. Gianni Gregorio (Unità Ambiente del Comune di Forlì) ci spiegherà a che punto è l’iter procedurale comunale a cui è soggetto tale impianto per poter ottenere tutte le necessarie autorizzazioni.

Certi che sarà una serata di elevato spessore informativo invitiamo tutti i cittadini a partecipare per poter esprimere la propria opinione su questo tipo di progetto.

Associazione Clan-Destino O.nl.u.s.

marzo 08, 2010

IMPORTANTE !! VOTATE Tutti CONTRO GLI OGM

sul sito del Ministero delle politiche agricole ci sono una serie di sondaggi dal titolo IL PARERE DEI CITTADINI.

Andate a questa pagina e votate contro gli ogm e fatevi sentire su tutti gli altri sondaggi sulla sicurezza alimentare ed ambientale:

http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it/content/collectedinfo/24559

Fra i vari sondaggi trovate quello che dice:
“La Commissione europea ha deciso di dare il via libera alla coltivazione della patata gm Amflora. Cosa ne pensi?”


Hai già votato per questo sondaggio solo poca gente… e di nascosto.

La Commissione europea ha deciso di dare il via libera alla coltivazione della patata gm Amflora. Cosa ne pensi?
Sono contrario perché penso che gli Ogm siano dannosi sia per ambiente che per la salute
29%
Voti: 1407
Sono contrario perché credo che gli Ogm impoveriscano la terra e l’economia agricola
21%
Voti: 1022
Sono favorevole perché gli Ogm sono il futuro
38%
Voti: 1840
Sono favorevole perché penso che gli Ogm non siano dannosi per la salute
11%
Voti: 511
Numero dei voti ricevuti fino a questo momento: 4780

marzo 08, 2010

Lettera della Dott.ssa Gentilini: spesa farmaceutica

Carissimi,
allego alla presente articolo di ESPRESSO DEL 11 MARZO 2010 “LA SPESA CORRE IN CORSIA” che riprende il discorso del vertiginoso incremento dei costi della spesa farmaceutica ospedaliera specie oncologica.
Io dal 2001 ho l’incarico specifico di Dirigente Responsabile della STRUTTURA SEMPLICE DIPARTIMENTALE “FARMACOLOGIA CLINICA E FARMACOECONOMIA”     ed è registrando tale vertiginoso incremento di spesa, non sempre giustificato da parallela efficacia clinica, che innanzitutto ho scritto che era necessario pensare non piu’ alla Farmacologia ma alla FARMACOSOFIA come nuova scienza del terzo millennio e parallelamente sono diventato AMBIENTALISTA RADICALE PER NECESSITA’, come riportato nel fondo di prima pagina di TERRA quotidiano ecologista del 28 febbraio 2010.
io ho avuto la possibilità di vedere la necssità economica del piu’ radicale intervento di difesa dell’Ambiente inteso come PREVENZIONE PRIMARIA e cosi la storia sia personale che professionale della mia vita è completamente cambiata negli ultimi 4 anni.
MERCOLEDI 24 MARZO ALLE ORE 18 PRESSO LA LIBRERIA FELTRINELLI DI PIAZZA DEI MARTIRI IN NAPOLI AVRO’ IL GRANDE ONORE DI PRESENTARE UFFICIALMENTE IL LIBRO DI EMILIANO FITTIPALDI DE “L’ESPRESSO” “COSI’ CI UCCIDONO” . NEL LIBRO Emiliano racconta tutte le storie a lui note di danno all’ambiente con le obbligate ricadute sulla salute di tutti. Emiliano ha girato per lavoro tutta l’Italia, racconta di tutta l’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, ovviamente non potendo certo tralasciare , lui napoletano, la CAMPANIA.
Leggendo il suo libro, ancora di piu’ la mia decisione di essere un medico ambientalista radicale ne esce assolutamente confermata.
SE NON CI DECIDIAMO CON EFFICACIA A INVESTIRE RISORSE ED IMPEGNO CIVILE IN PREVENZIONE PRIMARIA CON LA TUTELA DELL’AMBIENTE, DOBBIAMO DIRE ADDIO AL MASSIMO ENTRO 5 ANNI , AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE PUBBLICO COSI’ COME LO INTENDIAMO OGGI.
E ANCHE NOI AL PASCALE, LAVOREREMO SOLO PER ASSICURARE IL MIGLIORE STABULARIO UMANO ALLE DITTE FARMACEUTICHE PER SAGGIARE I LORO PRODOTTI PIU’ COSTOSI SOTTO BREVETTO. GLI ALTRI AMMALATI: NON SERVONO, MEGLIO LASCIARLI FARE ……TESTAMENTO BIOLOGICO…!
ALLEGO PERTANTO ANCHE LE MIE RIFLESSIONI personali SULL’ARGOMENTO
CORDIALI SALUTI
ANTONIO MARFELLA

vedi allegati:
Acque velenose

febbraio 27, 2010

Tumore causato dall’uso del cellulare

Riportiamo da www.corriere.it

La Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’Inail a risarcire un dirigente che per lavoro trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore al giorno

MILANO — L’uso prolungato del telefono cellulare è «concausa» dei tumori al nervo trigemino: per questo la Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’Inail a risarcire un dirigente che per lavoro trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore al giorno.

Innocente Marcolini, 57 anni, di Carpenedolo, era stato operato per l’asportazione di una neoplasia al nervo della faccia ed è rimasto invalido all’80%. Per la prima volta un giudice ha sancito un nesso di causa tra quella malattia e l’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari. Angelo Levis, genetista di Padova: «I giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell». Il manager bresciano dice: «Spero che il mio caso aiuti almeno a creare norme di tutela per i consumatori e per i ragazzi»

febbraio 20, 2010

Interrogazione: traffico per la centrale di Russi e risposta Prov. FC

Interrogazione: vedi allegato

Risposta PROVINCIA FC: Risposta Provincia 2010-02-08

febbraio 15, 2010

news – ambient ambi&nti: Biocombustibile dalla spazzatura

Biocombustibile dalla spazzatura: è la nuova frontiera dei carburanti per autotrazione. Auto ecologiche, ridimensionate nel rispetto dell’ambiente, risolto il problema delle discariche, la spazzatura diventa una risorsa.

di Gianni Avvantaggiato

La 103esima edizione del Salone dell’auto di Detroit si è conclusa. L’auto show più importante del mondo quest’anno ha segnato la svolta dell’industria automobilistica verso la produzione delle auto ecologiche.

<p>auto ibrida - dettaglio</p>auto ibrida – dettaglio

Ibride, cioè con motore a scoppio ed elettrico, presentate dai grandi gruppi come Fiat, Toyota, Honda, Volkswagen, Bmw e la cinese Byd Auto. Oppure a batteria agli ioni di litio della nuova Leaf prodotta da Nissan.

<p>auto elettrica - dettaglio</p>auto elettrica – dettaglio

Il tema conduttore della mostra d’automobili statunitense, però, è stato il downsizing, la tendenza, cioè, dei costruttori a produrre auto ridimensionate nel rispetto dell’ambiente. Oltre che, ovviamente, migliorare i risultati economici dell’azienda, perseguito attraverso una politica di riduzione dei costi. Per l’occasione la Ineos, azienda chimica britannica, ha fatto sapere da Londra  che l’auto alimentata a spazzatura è una realtà. L’azienda inglese nel 2008 si disse in grado, entro due anni, di ricavare 400 litri di bioetanolo da ogni
 tonnellata di scarti biodegradabili e oggi conta di iniziare la produzione industriale. E la promessa è diventata realtà.

<p>auto ibride - esposizione</p>auto ibride ridimensionate – esposizione

Il procedimento tecnologico consiste sostanzialmente in tre fasi: si cuoce la spazzatura ad altissima temperatura fino a ridurla allo stato gassoso e si danno poi i gas in pasto a speciali batteri naturali che se ne servono come materia prima per generare bioetanolo grezzo. L’azienda provvede poi a trasformalo in bioetanolo purificato.

<p>un vagone cisterna mentre viene caricato di bioetanolo</p>un vagone cisterna mentre viene caricato di bioetanolo

Il bioetanolo purificato deve però essere miscelato con la benzina super oppure con il diesel. Tuttavia questo procedimento tecnologico di riciclaggio della spazzatura basterà, secondo le previsioni di Ineos, a ridurre i gas nocivi dell’effetto serra di ben il 90% e punta a ridurre di circa il 10%, il fabbisogno di benzina in Europa e Nord America. Un altro vantaggio di questo procedimento è di utilizzare non più prodotti agricoli sottratti alla produzione alimentare e con un impatto negativo sull’ambiente ma spazzatura biodegradabile asciutta.

<p>Giuseppe Savino - presidente Amiu Bari</p>Giuseppe Savino – presidente Amiu Bari

Abbiamo chiesto al presidente dell’Azienda Municipalizzata Igiene Urbana di Bari, Giuseppe Savino, se anche la sua azienda, oggi dotata di un impianto di biostabilizzazione, sarebbe in grado di portare a termine un progetto simile. «Si, tecnicamente è un’operazione possibile – risponde il presidente dell’Amiu -; bisogna vedere il bilancio economico di un’operazione di questo tipo, capire che costi possono avere gli impianti, qual è il ritorno economico dal punto di vista del prodotto. Poi non bisogna tralasciare il ritorno dal punto di vista ambientale, se ad esempio il procedimento chimico crea problemi. Bisogna tenere conto di tutti questi elementi e poi valutare i pro e i contro. È comunque un’altra possibilità che ci si offre, di recupero. La trasformazione di un problema in risorsa».

26 gennaio 2010

febbraio 15, 2010

Risparmio energetico: una soluzione possibile LA GEOTERMIA