maggio 06, 2010

Comunicato stampa : Coccolia e le sue “scorie”

ansia“Scorie” a Coccolia:        Cittadini, attenzione …… Non facciamoci mettere nel sacco !!

Arpa  renda pubblici  i risultati delle analisi  e il sito  Sia messo immediatamente in sicurezza.!!

Era  il 2007 ed alcuni aderenti all’Associazione  Clan-Destino segnalavano  questi sacchi, alcuni recanti marchio di una  nota azienda milanese che produce impianti per la siderurgia,    abbandonati a ridosso del centro abitato di Coccolia .

Di questi  si e’ recentemente nuovamente occupata la stampa , evidenziando, pare  il convolgimento di aziende locali  e non, tutte coinvolte in questo “affaire” che sarebbe stato messo in piedi mirando al risparmio rispetto ad una corretta gestione e smaltimento  di tali rifiuti.

Pare trattarsi infatti di  ben 2.500 ton  tra scarti di fonderia (12.596 ton ) e scorie di caldaia (piu’ di 871 ton) e cosidette “ ceneri pesanti” ,  residuo di combustioni, che come tutte le ceneri, sono un concentrato di possibili sostanze tossiche.

Pare infatti trattarsi di quella definita “terra di fonderia”,

ma di cosa si tratta ??

vediamo cosa dice l’Ispels, ISPESL Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro a proposito di questo materiale.

La terra di fonderia e’ costituita da una miscela di sabbia silicea e di agglomeranti che permettono di creare la forma del “modello” dell’oggetto che si vuole produrre. La sabbia silicea e’ formata da quarzo, puo’ contenere argilla e “nero minerale”, costituito da carbon fossile in polvere, presente a secondo delle produzioni.

Nella  terra di fonderia potrebbero  anche essere presenti  catalizzatori, contenenti acido solforico e resine sintetiche con fenolo e formaldeide che ben si sa, sono sostanze cancerogene e dannose alla salute umana.

La sabbia silicea e’ una polvere fibrogena al pari dell’amianto.

L’esposizione alla silice libera cristallina puo’ essere causa di gravi malattie come la silicosi polmonare.

Il materiale stoccato a Coccolia e’ di un colore molto scuro, quasi nero.

Conterra’ il “nero minerale “?? Inalarlo a lungo  puo’ provocare irritazioni alle mucose e gravissime malattie incurabili.

Per quanto sopra espresso, la nostra associazione e’ assai preoccupata per le ricadute che questo materiale potrebbe avere sulla salute pubblica e sull’ambiente. Che fine ha fatto questo pulviscolo trasportato dal vento ?? cosa potrebbe  essere finito nelle falde a seguito delle piogge ??? per questo  ci rivolgiamo  nuovamente alla Procura della Repubblica di Ravenna, gia’ interpellata oltre un anno fa affinche’ intervenisse con urgenza per inertizzare  il materiale, mettendolo in sicurezza ed imporre immediatamente la bonifica…….ma ad aggi nulla e’ cambiato !

Per associazione Clan-Destino

Cinzia Pasi         –       Roberta Babini

maggio 04, 2010

AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE

amianto4AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE ALLO  SCANDALOSO EMENDAMENTO APPROVATO IN PARLAMENTO

Roma 04.05.10: – “Il Consiglio di Stato appone lo stop allo scandaloso emendamento Battaglia, il Tribunale di Roma accoglie l’opposizione all’archiviazione dei familiari dei lavoratori italiani deceduti per l’esposizione all’amianto in Svizzera”. Così l’On.le Scilipoti con riferimento al problema amianto. “E’ il tentativo evidente, quello del Senatore Battaglia, con una legge successiva, approvata con il voto di fiducia chiesto dal Governo, di influire sul giudizio del Consiglio di Stato, per ottenere la sospensiva e per pregiudicare i diritti dei lavoratori vittime dell’amianto, per i quali non è ammissibile – prosegue Scilipoti – alcuna discriminazione e diverso trattamento non giustificato e non giustificabile”. Proprio con queste argomentazioni l’Avv. Ezio Bonanni ha difeso le ragioni dei lavoratori e l’Associazione Esposti Amianto FVG innanzi al Consiglio di Stato, riuscendo ad ottenere che il Presidente del Consiglio di Stato invitasse l’avvocatura dello Stato stesso a rinunciare alla richiesta di sospensione dell’esecutività della Sentenza del Tar del Lazio. “Con questo intervento del Consiglio di Stato – continua Scilipoti – siamo riusciti ad evitare che il Senatore Battaglia, il Presidente del Consiglio Berlusconi, il Ministro Sacconi e il Ministro Tremonti potessero assestare l’ennesimo schiaffo ai lavoratori italiani e alle vittime dell’amianto. Ciò non è ammissibile – insiste Scilipoti – chiamiamo tutti alla mobilitazione perché i diritti sono diritti di tutti e non di pochi e va ripudiata ogni forma di egoismo e discriminazione, soprattutto per chi è vittima del progresso e delle sue distorsioni. Sempre oggi, su richiesta del legale Bonanni, è stata accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione dei familiari di un lavoratore dell’amianto negli stabilimenti Svizzeri; il Giudice ha disposto che il Procuratore della Repubblica di Roma, competente per gli italiani deceduti all’estero vittime di reato, prosegua le indagini con termine di tre mesi. Chiederemo che sia istituita una commissione d’inchiesta sui lavoratori italiani morti all’estero per l’amianto – conclude Scilipoti -  che sembrerebbero, al momento, privi di qualsiasi tutela”.

On. Dott. Domenico Scilipoti

maggio 04, 2010

Salute e atmosfera

imagesda greenreport.it
NAPOLI. La rivista Epidemiologia & Prevenzione ha pubblicato, come supplemento al suo ultimo numero, un libretto curato da tre ricercatori dell’Unità di epidemiologia ambientale polmonare dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, Sandra Baldacci, Sara Maio e Giovanni Viegi intitolato Inquinamento atmosferico e salute umana e dedicato, potremmo dire, agli effetti medici del traffico e del riscaldamento in città.
In realtà il libretto fa il punto della situazione sugli effetti sulla salute di alcuni inquinanti – particolato, ossidi di zolfo e di azoto, ozono – prodotti principalmente dal traffico. Il libro spiega come si effettua il monitoraggio e il controllo dell’aria, come si valuta l’esposizione delle persone a questi inquinanti, quali sono le norme e i consigli delle autorità sanitarie nazionali e internazionali, come si studiano gli effetti sulla salute dell’esposizione a questi inquinanti e, infine, ci dice quali sono gli effetti misurati sulla salute prima di concludere con una valutazione degli interventi di prevenzione.
Un libretto davvero utile perché fa il punto scientifico su una problematica di interesse generale, su cui molti parlano e troppo spesso senza conoscere.
Consideriamo gli due ultimi aspetti. E cerchiamo di riassumere, inquinante per inquinante, quali sono gli effetti sulla salute. Consideriamo la salute degli adulti. Uno studio recente che ha coinvolto 22 milioni di persone negli USA ha dimostrato che un incremento di 15 μg/m3 (microgrammi su metro cubo) di PM2,5 polveri sottili di diametro inferiore a 2,5 μm (micron) provoca come effetto a breve termine un incremento della mortalità dello 0,61%. Mentre un atro studio su 500.000 persone in aree metropolitane degli USA ha mostrato che un incremento dell’esposizione di lungo periodo alle medesime polveri di 10 μg/m3 determina un incremento di mortalità complessiva del 6% (e, in particolare, del 9% per malattie cardiopolomonari e del 14% per tumore ai polmoni).
Altri studi condotti in Europa e anche in Italia hanno dimostrato effetti analoghi. Anche le polveri PM10 (diametro inferiore a 10 μm) determinano un aumento della mortalità a breve (0,31% per incrementi di concentrazione di 10 μg/m3) e a lungo termine. Anche se gli effetti a lungo termine vanno meglio studiati.
Allo stesso modo, è stato dimostrato che in alcune città italiane l’aumento della concentrazione di 10 μg/m3 di ozono, biossido di azoto e ossido di carbonio provoca a breve un aumento della mortalità totale, rispettivamente, dello 0,6%, dello 0,31% e dell’1,2%. Nel lungo periodo si è misurata negli Usa un aumento della mortalità del 4% associata a un incremento di 10 ppb (parti per miliardo) di ozono. A Gehring in Germania è stato dimostrato che il rischio di morire per cause cardiopolmonari tra le donne di età compresa tra 50 e 59 anni che vivono entro 50 metri da strade ad alto traffico aumento del 70% rispetto a quelle che vivono più lontano.
Molto significativi sono anche i dati, per così dire, in negativo. Cosa succede se le emissioni vengono abbattute con adeguate politiche di prevenzione? Uno studio a Dublino effettuato 72 mesi prima e 72 mesi dopo un intervento che ha consentito di far diminuire di 35,6 μg/m3 la concentrazione di black smoke, le morti per cause respiratorie sono diminuite del 15,5% e quelle per cause cardiovascolari del 10,3%.

Un altro studio negli Usa ha dimostrato che la riduzione della concentrazione di PM2,5 di 10 μg/m3 determina una diminuzione di mortalità per tutte le cause del 37% e un aumento della vita media di 0,61 anni.
Insomma, il libretto mostra che l’inquinamento atmosferico ha effetti (negativi) misurabili sulla salute. Ma anche, come spiegano Baldacci, Maio e Viegi, che sono possibili interventi di riduzione dell’inquinamento atmosferico capaci di prevenire in maniera misurabile ed evidente danni alla salute pubblica.

maggio 04, 2010

INQUINAMENTO AMBIENTALE e TUMORI INFANTILI

L’odierna conferenza viene indetta per presentare l’iniziativa del 7 maggio 2010 che si svolgerà alle ore 20.30 presso la sala San Francesco in via Marcolini 4, promossa da Associazione Medici per l’ Ambiente (ISDE) e Associazione contro le Leucemie (AIL) e col patrocinio del Comune di Forlì e dell’ Ordine dei Medici della Provincia di Forlì-Cesena.

Si tratta di un incontro pubblico dal titolo: “INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI INFANTILI” e saranno presenti due relatori di grande livello: il Dott. Ernesto Burgio, Pediatra, esperto in cancerogenesi ambientale  ed il Prof Giuseppe Masera, Pediatra Oncologo  e Prof. di Pediatria presso l’Università Bicocca di Milano. Il dott. Burgio è Coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale dell’ISDE e membro del Comitato Scientifico di ARTAC France (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse); il Prof. Masera è una indiscussa Autorità nel campo dell’Oncologia Pediatrica internazionale ed ha dedicato tutta la sua vita in particolare alla cura dei bambini leucemici che, all’inizio della sua carriera, negli anni 60′, avevano una prognosi quasi sempre infausta.

Oggi, in molti casi, la terapia dei tumori infantili consente risultati talora straordinari, con guarigioni un tempo insperate, pur al prezzo di sacrifici e di drammatiche esperienze vissute dai piccoli pazienti e dalle loro famiglie, con percorsi lunghi e difficili anche per le possibili conseguenze a medio e lungo termine. Tuttavia, a fronte di confortanti risultati terapeutici ottenuti in alcune forme tumorali dell’infanzia, stiamo assistendo  ormai da decenni e specialmente nel nostro paese, ad un inesorabile aumento dei tumori infantili. Dai dati pubblicati nel 2008 dall’ Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) riguardanti i dati di incidenza fino al 2002,  risulta infatti che nel nostro paese i tassi di incidenza tra 0 e 14 anni per tutti i tumori sono mediamente aumentati del 2% all’anno. La crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi. In particolare tra i bambini sotto l’anno di età  l’incremento è addirittura del 3.2% annuo e tra 10 e 14 anni l’incremento è del + 2.4% annuo. Il cambiamento percentuale annuo nel nostro paese risulta il più alto d’ Europa sia per  tutti i tumori (+2% contro l’1.1% in Europa), che per la maggior parte delle principali tipologie di tumore; addirittura per i linfomi l’incremento è del 4.6% annuo  contro un incremento in Europa dello 0.9%. Sempre dai dati pubblicati dal Registro suddetto  ed aggiornati al 2002 risulta che in Romagna vi sono stati fra 0 e 14 anni:  56 casi  dal 1988 al 1992, 81 casi fra il 1993 e il 1997 e 112 casi fra il 1998 ed il 2002. Non disponiamo a tutt’oggi dei dati successivi al 2002.

Quanto sopra pone interrogativi non rimandabili circa le cause di queste patologie e in particolare circa  il ruolo che rivestono fattori di rischio ambientali quali gli innumerevoli agenti cancerogeni chimici e  fisici, sempre più diffusi nel nostro habitat  ed a cui sono sempre  più esposti i nostri bambini fin dalla vita intrauterina. I risultati terapeutici ottenuti non sono di per sé sufficienti a  farci ritenere  soddisfatti, né ci si può nascondere dietro giustificazioni sicuramente non applicabili al preoccupante aumento di questi tumori (stili di vita, invecchiamento della popolazione, miglioramento delle diagnosi…), anche perché sono sempre più numerosi i dati tossicologici, pre-clinici, biologici che fanno ipotizzare legami forti fra questo fenomeno e l’inquinamento ambientale.

Oltre al Prof. G. Masera ed al Dr. E. Burgio relazionerà la Dr.ssa P. Gentilini Oncologa ed Ematologa. Moderatore dell’incontro sarà il Dr. R. Ridolfi ed il Sindaco di Forlì Prof. Roberto Balzani trarrà le conclusioni.

Se davvero vogliamo proteggere e tutelare l’infanzia non possiamo esimerci dall’affrontare un tema così cruciale anche per le  specifiche responsabilità che ricadono sui diversi  settori della società: Tutta la cittadinanza è invitata!

Associazione Medici per l’ Ambiente  ISDE Forlì
Associazione contro Leucemie, Linfomi e Mieloma
Forlì 3 maggio 2010

maggio 04, 2010

Monsanto: pancetta e la bistecca proprie invenzioni!?!?

TRATTO DA www.greenreport.it. Il controllo dell’intera produzione alimentare passa nelle mani delle multinazionali biotech-chimico-farmaceutiche, con una sistematica strategia globale, elaborata dopo avere esteso il loro mercato a tutto quanto riguarda la materia vivente.
Come dimostra uno studio recente, Monsanto, Syngenta, Dupont e altre multinazionali hanno aggiunto alle richieste di brevetto sui vegetali gm (rilasciati a partire dagli anni ‘80 dopo che nuovissime leggi brevettuali avevano consentito di privatizzare la materia vivente) richieste di brevetto sui vegetali prodotti in modo tradizionale, senza modifiche genetiche. E numerose di queste sono già state accolte, tanto che il numero di richieste giacenti, in questo settore, è salito alle stelle: è raddoppiato tra il 2007 e la fine del 2009…. LEGGI TUTTO

aprile 29, 2010

Realizzazione impianto eolico sul crinale dell’Acquacheta?

eolico> Cara amica, caro amico,ovunque tu sia, ti invito a leggere e condividere, firmandolo, il documento che ti allego, a completarlo con i tuoi dati personali e, infine, ainviarlo al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi via fax (n. 0575/50.44.97) Ti invito anche a diffonderlo subito a chiunque pensi possa condividerlo.
> L’impianto eolico industriale proposto per la Valle dell’Acquacheta e l’Alpe di San Benedetto, sul crinale appenninico tosco-romagnolo, comporterà effetti devastanti per l’integrità di questo luogo, il cui valore paesaggistico e ambientale è noto e istituzionalmente riconosciuto.
> La tua firma potrebbe essere indispensabile per dimostrare al Parco stesso un interesse diffuso per la conservazione di un ambiente prezioso e unico, e spingerlo a una maggiore determinazione nella sua salvaguardia.
> Ti ringraziamo di cuore per la solidarietà dimostrata
> il Comitato Ariacheta

aprile 28, 2010

Prof. Tamino–centrale biomasse-26/04/10-Villafranca

VIDEO 1

VIDEO 2

PRESENTAZIONE PPT del PROF. TAMINO – Centrali BIOMASSE

aprile 15, 2010

Firma per il 5×1000 all Associazione Clan-Destino

Insieme a noi per i cittadini e l’ambiente.
Per destinare il 5×1000 al Clan-Destino bastano due mosse:

1. Metti la tua firma nel primo settore in alto a sinistra, denominato:
“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale …”.

2. Inserisci nel modulo il codice fiscale 92051130406

A te non costa nulla. Per noi fa la differenza. Grazie!

aprile 08, 2010

Per un futuro libero da OGM!

Immagine 1La Commissione europea ha da poco autorizzato la coltivazione di un OGM in Europa, per la prima volta da 12 anni, ignorando le preoccupazioni dell’opinione pubblica. Ho appena firmato la petizione, promossa da Greenpeace, Avaaz e Friends of the Earth, per chiedere una moratoria sull’introduzione degli OGM in Europa. Con un milione di firme i cittadini europei possono presentare una richiesta ufficiale alla Commissione europea. Firma anche tu e arriviamo a 1 milione!

http://www.greenpeace.org/GEpetition

marzo 30, 2010

17/04/2010 No inceneritori, si alla salute! PARMA

Immagine 1


Il 17 aprile a Parma si svolgerà la prima manifestazione nazionale/internazionale contro tutti gli inceneritori. Per la salute, l’aria pulita, l’acqua pubblica, la difesa del territorio e il bene comune. Dopo le tante lotte territoriali contro l’inceneritore di Rimini sito a Raibano (Fraz. di Coriano) è arrivato il momento di riprendere il percorso e rialzare la voce anche nel nostro territorio per questo le realtà locali che si sono mobilitate in questi anni, fra cui il Movimento 5 Stelle di Rimini e Lab. Paz organizzano:

Da Rimini un Pullman per la manifestazione di Parma
Ritrovo alle ore 11.30 presso il parcheggio ingresso autostrada, Rimini Nord
Costo del biglietto 10euro – Prenotazioni tel. 349 5666110
http://noinceneritoreraibano.blogspot.com/

Nella valle più inquinata d’Europa, la valle Padana, nella capitale della Food Valley, Parma, vogliono costruire un grande inceneritore, che brucierà 130.000 ton. di rifiuti all’anno. Noi vogliamo decontaminare la Food Valley, con la riduzione, il riuso, il riciclo e l’estrusione finale dei rifiuti, cioè trattamento senza emissioni in atmosfera.
I rifiuti sono un difetto di progettazione, in natura non esistono, sono la cartina tornasole di un sistema economico e sociale difettoso. La lotta per una gestione corretta dei rifiuti, o meglio delle risorse, è una lotta per dare un futuro alle nuove generazioni. E’ importante la presenza di tutti coloro che si battono per la tutela dei territori, per nuovi paradigmi economici e industriali, rispettosi, delle persone, dell’ambiente, della gisutizia sociale.
I nostri figli ci accuseranno, se restituiremo loro un territorio avvelenato.