marzo 10, 2010

Carrefour licenzia in massa in Belgio

imagesE’ questa l’Europa che vogliamo?
Quella che determina i licenziamenti e aumenta la fame nel mondo?
http://www.esserecomunisti.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=31308

Carrefour taglia in Belgio e licenzia 1600 dipendenti
di Alberto D’Argenzio
su il manifesto del 24/02/2010

Decisione choc della multinazionale francese. Si cerca di passare i negozi ai concorrenti
Il «peggior scenario possibile». Sono queste la parole usate dal fronte sindacale per illustrare la decisione presa ieri dal Cda di Carrefour Belgio: chiusura di 21 tra super e ipermercati entro il 30 giugno con il corollario di 1.672 persone a casa. Oltre il 10% dei 15 mila lavoratori del gruppo nel paese. «Questo piano è molto più grave di quanto previsto, non si trova da nessuna parte un cenno al futuro dei lavoratori dei 21 centri, verranno gettati come kleenex», si lamenta Jan De Weghe del sindacato socialista. La notizia di una ristrutturazione era nell’aria da settimane, ma la decisione di ieri ha sorpreso tutti per la sua durezza. Uno choc.
Il piano approvato prevede la chiusura entro l’estate di 14 ipermercati e 7 super, mentre altri 7 supermercati verranno trasformati in franchisee. Inoltre tutto il personale che rimarrà dovrà accettare il blocco dello stipendio. Già nel 2007 la società aveva chiuso 16 negozi del marchio GB, mandando a casa 900 persone, ma senza frutti: il gruppo ha costantemente perso quote di mercato nei confronti della catena economica Colruyt e dei supermercati Delhaize.
Sempre ieri la direzione ha annunciato l’intenzione di investire 300 milioni di euro in 3 anni per rilanciare il marchio e i magazzini che non verranno chiusi, una decisione che non convince i sindacati. «La gente – continua De Weghe – sa perché va a fare la spesa al Colruyt o al Delhaize, ma nessuno sa perché va al Carrefour, è una prova di incompetenza commerciale». Per Chris Van Droogenbroeck della sigla LBC-NVK l’obiettivo dell’impresa «è far lavorare la gente a un prezzo inferiore della concorrenza, sottoscrivere questo piano – insiste – equivale a partecipare al dumping sociale».
Anche Elio Di Rupo, Presidente del Partito socialista vallone, ha puntato il dito contro «la visione strategica adottata dal gruppo negli ultimi anni» e ha quindi chiesto alla società «di prendersi le sue responsabilità e di limitare al massimo i danni sociali». La preoccupazione arriva fino al governo, con Joelle Milquet, ministra del lavoro, che invita le parti al «dialogo» per trovare una soluzione ai tagli all’occupazione.
Su questo fronte si parla di una richiesta di applicazione della legge Renault, varata al momento della chiusura degli stabilimenti belgi e creata per limitare l’impatto dei licenziamenti. Altra via è quella di un passaggio delle superfici commerciali ad altri gruppi, in particolare si fa il nome di Mestdagh, che già aveva rilevato i 16 GB chiusi nel 2007. «Sono interessato, ma al momento non c’è alcun negoziato in atto, sarei contento che Gerard Lavinay (numero 1 di Carrefour Belgio) mi chiamasse per parlarne», ha affermato ieri il patron Eric Mestdagh. Carrefour è il numero 2 mondiale della distr

marzo 08, 2010

Lettera della Dott.ssa Gentilini: spesa farmaceutica

Carissimi,
allego alla presente articolo di ESPRESSO DEL 11 MARZO 2010 “LA SPESA CORRE IN CORSIA” che riprende il discorso del vertiginoso incremento dei costi della spesa farmaceutica ospedaliera specie oncologica.
Io dal 2001 ho l’incarico specifico di Dirigente Responsabile della STRUTTURA SEMPLICE DIPARTIMENTALE “FARMACOLOGIA CLINICA E FARMACOECONOMIA”     ed è registrando tale vertiginoso incremento di spesa, non sempre giustificato da parallela efficacia clinica, che innanzitutto ho scritto che era necessario pensare non piu’ alla Farmacologia ma alla FARMACOSOFIA come nuova scienza del terzo millennio e parallelamente sono diventato AMBIENTALISTA RADICALE PER NECESSITA’, come riportato nel fondo di prima pagina di TERRA quotidiano ecologista del 28 febbraio 2010.
io ho avuto la possibilità di vedere la necssità economica del piu’ radicale intervento di difesa dell’Ambiente inteso come PREVENZIONE PRIMARIA e cosi la storia sia personale che professionale della mia vita è completamente cambiata negli ultimi 4 anni.
MERCOLEDI 24 MARZO ALLE ORE 18 PRESSO LA LIBRERIA FELTRINELLI DI PIAZZA DEI MARTIRI IN NAPOLI AVRO’ IL GRANDE ONORE DI PRESENTARE UFFICIALMENTE IL LIBRO DI EMILIANO FITTIPALDI DE “L’ESPRESSO” “COSI’ CI UCCIDONO” . NEL LIBRO Emiliano racconta tutte le storie a lui note di danno all’ambiente con le obbligate ricadute sulla salute di tutti. Emiliano ha girato per lavoro tutta l’Italia, racconta di tutta l’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, ovviamente non potendo certo tralasciare , lui napoletano, la CAMPANIA.
Leggendo il suo libro, ancora di piu’ la mia decisione di essere un medico ambientalista radicale ne esce assolutamente confermata.
SE NON CI DECIDIAMO CON EFFICACIA A INVESTIRE RISORSE ED IMPEGNO CIVILE IN PREVENZIONE PRIMARIA CON LA TUTELA DELL’AMBIENTE, DOBBIAMO DIRE ADDIO AL MASSIMO ENTRO 5 ANNI , AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE PUBBLICO COSI’ COME LO INTENDIAMO OGGI.
E ANCHE NOI AL PASCALE, LAVOREREMO SOLO PER ASSICURARE IL MIGLIORE STABULARIO UMANO ALLE DITTE FARMACEUTICHE PER SAGGIARE I LORO PRODOTTI PIU’ COSTOSI SOTTO BREVETTO. GLI ALTRI AMMALATI: NON SERVONO, MEGLIO LASCIARLI FARE ……TESTAMENTO BIOLOGICO…!
ALLEGO PERTANTO ANCHE LE MIE RIFLESSIONI personali SULL’ARGOMENTO
CORDIALI SALUTI
ANTONIO MARFELLA

vedi allegati:
Acque velenose

febbraio 27, 2010

Tumore causato dall’uso del cellulare

Riportiamo da www.corriere.it

La Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’Inail a risarcire un dirigente che per lavoro trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore al giorno

MILANO — L’uso prolungato del telefono cellulare è «concausa» dei tumori al nervo trigemino: per questo la Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’Inail a risarcire un dirigente che per lavoro trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore al giorno.

Innocente Marcolini, 57 anni, di Carpenedolo, era stato operato per l’asportazione di una neoplasia al nervo della faccia ed è rimasto invalido all’80%. Per la prima volta un giudice ha sancito un nesso di causa tra quella malattia e l’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari. Angelo Levis, genetista di Padova: «I giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell». Il manager bresciano dice: «Spero che il mio caso aiuti almeno a creare norme di tutela per i consumatori e per i ragazzi»

febbraio 20, 2010

Interrogazione: traffico per la centrale di Russi e risposta Prov. FC

Interrogazione: vedi allegato

Risposta PROVINCIA FC: Risposta Provincia 2010-02-08

febbraio 15, 2010

Progetto di Riconversione ex Eridania ha anche questo rischio…

Russi: Clan-Destino ha evidenziato nelle Osservazioni presentate dall’Associazione al Progetto di Riconversione ex Eridania

anche questo rischio…


ESPLOSIONE  DISTRUGGE CENTRALE ELETTRICA NEGLI STATI UNITI :

questi eventi non sono “improbabili” ed i  rischi non sono  certo “trascurabili”

Middletown è la cittadina nel Connecticut dove nei giorni scorsi è esplosa una centrale elettrica che, seppur  situata oltreoceano a migliaia di Km di distanza, ha molteplici aspetti e situazioni che la avvicinano a Russi: una centrale elettrica  definita  ad “energia pulita”, un metanodotto   propedeutico al funzionamento dell’impianto, la localizzazione nei pressi di un fiume e all’interno di un’area  umida a protezione ambientale  speciale,  la preoccupazione dei cittadini che in ogni maniera hanno cercato di osteggiarne la costruzione e, come a Russi, un’ amministrazione che esclusivamente  per puro business, ha fortemente voluto questo impianto e lo ha “imposto” ai cittadini.

Il proponente garantiva  che sarebbe stato un impianto “sicuro”,  in fase di costruzione, progettato con le migliori tecnologie disponibili per il quale un incidente risultava praticamente impossibile.

Ma impossibile non è stato: 5 persone sono morte,  decine sono rimaste gravemente ferite, il boato si e’ udito fino a 50km di distanza  e le case situate  entro un raggio di  7/8 km, sono state scosse  fin dalle fondamenta, crollando o subendo gravissimi danni  strutturali.

Nell’ambito della redazione delle osservazioni  relative al progetto di costruzione della centrale elettrica presentato da PowerCrop per Russi e  depositate  in Regione, la nostra Associazione ha preso in considerazione  anche questa eventualità che, seppur remota, potrebbe comunque accadere…..e quanto accaduto in America ne e’  la palese testimonianza

Cosa succederebbe  a Russi se un evento simile si verificasse in un impianto, praticamente “incuneato” nel tessuto urbano densamente popolato ??  Che conseguenze avrebbe  tale eventualità su Palazzo San Giacomo situato ad appena 140 metri dal sito e definito il “gioiello di Russi ” e sulla villa romana, una  delle piu’ importanti in Italia??

Domande che, al di là di quanto successo oltre oceano, un’amministrazione lungimirante e di buon senso dovrebbe  per lo meno porsi e finalmente pretendere dai proponenti una soluzione condivisa dalla città, rispettosa  dei cittadini e del territorio , che possa portare rapidamente  e non tra alcuni anni , risposte  concrete in termini di occupazione.

febbraio 01, 2010

NEWS: Fuochi & Bugie 01/02/2010

Eravamo intenti a scrivere le “bugie di Virano” visto che la fatidica data del 31 gennaio è arrivata, ma ahinoi, siamo a raccontarvi l’ennesimo attentato: ieri sera verso le 10.30 i “soliti ignoti” hanno incendiato e completamente distrutto il presidio di Bruzolo.Ci avevano provato già due volte: 3 settimane fa (incendio spento dai pompieri e struttura danneggiata) e poi questo sabato notte lasciando anche una bombola del gas aperta vicino al fuoco, ma anche allora non gli era andata bene. Ieri invece missione compiuta: il presidio non esiste più.  Come se non bastasse giovedì sono stati imbrattati da scritte “sì tav” alcuni cippi di  Caprie che ricordavano il sacrificio di partigiani valsusini caduti per mano fascista. Gesti del genere rafforzano le nostre convinzioni: la verità delle cose che diciamo e portiamo avanti fa sempre più paura a loro, non di certo a noi che andremo avanti per la nostra strada più determinati che mai.  Oggi pomeriggio alle 18.00 assemblea al presidio di Susa per fare il punto  dopo l’attentato.

Ma veniamo alle bugie del Sig. Virano. Tale personaggio a dicembre  dell’anno scorso comunicava a giornali e tv che, nel nuovo anno,  sarebbero partiti i carotaggi, che sarebbero stati svolti tutti alla luce  del sole, che la popolazione sarebbe stata avvertita in anticipo e  informata adeguatamente; inoltre, dichiarava che entro il 31 gennaio la maggior parte dei sondaggi sarebbe stata svolta per poter presentare il  miglior  progetto preliminare alla comunità europea, che l’osservatorio > sarebbe andato avanti con i sindaci della Valsusa e che l’unione europea  poteva stare tranquilla perché l’opposizione in Valle di Susa è oramai residuale.

Bene: le trivelle sono arrivate nel cuore della notte scortate da centinaia e centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Alla popolazione che dove essere avvertita è stata invece nascosto fino all’ultimo secondo possibile l’arrivo della trivella. Quanto all’informare siamo rimasti ai 30 minuti del 18 gennaio al mercato di Susa dove Saitta e Borioli non sono riusciti a convincere nessuno. Da allora il nulla.  - In Valle sono stati svolti 2 sondaggi e mezzo (quello di Condove non è stato finito per l’opposizione della popolazione) su 40 previsti. Allora ci chiediamo da dove è uscito il progetto portato alla comunità europea?  Senza sondaggi dicevano che era impossibile farlo e invece come per magia. Eccolo spuntate dal cilindro di Virano! Nell’osservatorio la stragrande maggioranza dei sindaci della Valle di Susa non hanno nominato nessun tecnico e non lo nomineranno fino a quando non si smetterà di parlare di progettazione. Centralità della comunità montana, opzione zero, utilità e costi/benefici sono i veri nodi da trattare.

L’opposizione in Valle di Susa è esattamente uguale al 2005:le 40 mila persone in piazza il 23 gennaio su una popolazione di 60 mila lo dimostra ampiamente. Altro che Valle pacificata. Pertanto possiamo tranquillamente dire che il Sig. Virano, così osannato dai politici e dai media amici, oltre che essere un bugiardo patentato, ha anche totalmente fallito la sua missione. E’ stato stipendiato per 4 anni con i nostri soldi per fare un buco nell’acqua.

Noi intanto andiamo avanti sempre più forti. I presidi, nonostante gli attentati, si rafforzano sia nelle strutture che nella partecipazione.

Borgone è già stato ricostruito. Susa e S.Antonino hanno ormai strutture chiuse e consolidate, così come Villarbasse. Ieri al presidio la “Trippa” di S.Antonino almeno 300 persone si sono  ritrovate per danzare, magiare e stare insieme. E presto anche quello di Bruzolo lo ricostruiremo. Non avete ancora capito con chi avete a che fare. Sarà dura ma sempre più per lorsignori.

Comitato no tav Spinta dal Bass – spazio sociale libertario Takuma

gennaio 22, 2010

NEWS- NO TAV: fuori le mafie dalla valsusa

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Utilizzano oltre 1500 uomini tra polizia, carabinieri e guardia di finanza per tutelare l’illegalità dei sondaggi e dicono che c’è il consenso della popolazione.

Parlano di accurati sondaggi per raccogliere dati sulle falde acquifere ma montano una trivella all’alba poi la smontano al tramonto e fanno credere all’Europa che stanno lavorando seriamente.

Barano con i numeri, confondono le migliaia con le centinaia e le decine quando parlano delle proteste notav, poi organizzano un “grande” manifestazione bipartisan sitav in una piccola sala del Lingotto

Il presidente della provincia e l’assessore ai trasporti della regione si riducono a volantinare nella piazza del mercato a Susa, poi balbettano e se ne vanno di fronte alle richieste di chiarimenti tecnici e alle domande scomode.

E’ in atto una grande operazione mediatica che punta a fare numerose vittime: la Valsusa in primo luogo ma anche tutti coloro che vedono i TG e leggono i quotidiani.

La verità è che sono con l’acqua alla gola e sabato 23 Gennaio glielo ricorderemo ancora una volta.

Partecipate numerosi alla manifestazione a fianco della Valsusa!

gennaio 20, 2010

NEWS – SALUTE. SCILIPOTI (IDV): IL GOVERNO SDOGANA GLI OGM CON UNA MANOVRA A PORTE CHIUSE

OGM_in_italiaROMA 20.01.10:- “ Il Governo ha deciso di imboccare una strada che ci vedrà presto colonizzati dalle multinazionali chimico-farmaceutiche-biotech detentrici dei brevetti sugli Ogm”.

Così l’On.le Scilipoti in riferimento al via libera formale della bozza sugli Ogm, che prevede le linee guida per la coesistenza, tra colture tradizionali e colture Ogm. “La cosa grave e che queste richieste, avanzate dall’Unione Europea, non sono state elaborate dalla grande maggioranza degli Stati membri, ma solo da alcuni di essi.
E’ notizia di questi giorni – prosegue Scilipoti – l’accordo che si sarebbe concluso, tra Stato e Amministrazioni regionali in materia di OGM, tutto questo senza alcun dibattito pubblico e in totale violazione della Convenzione di AARHUS, cui l’Italia aderisce e che impone siano informate le parti interessate dei cittadini, fra l’altro, autorizzati anche a prendere parte al processo decisionale.
Questa manovra a porte chiuse del Governo- conclude Scilipoti – non fa che violare il diritto di tutti i cittadini europei a una libera scelta alimentare, ma ancor peggio, non rispetta il diritto alla salvaguardia della salute umana (gli Ogm hanno provocato, tra l’altro, un aumento dell’inquinamento da pesticidi di 4 volte) e dell’ambiente stesso”.

Segreteria On. Domenico Scilipoti