AOSTA, 22 FEB – Mentre prosegue l’iter per l’approvazione sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili – approvato dal Consiglio dei ministri a fine novembre in prima lettura – emergono giudizi divergenti tra i produttori di energia e attori del settore. Pareri non unanimi anche all’interno delle commissioni ministeriali, che hanno presentato osservazioni e proposte di correttivi.
Il nuovo testo – composto da 39 articoli e 4 allegati tecnici
- interviene su molteplici fronti, puntando in primis ad avere
un sistema di incentivi fino alla scadenza del 2020 che faccia crescere l’utilizzo delle fonti rinnovabili attraverso un decremento degli aiuti pubblici. Tra le novita’ introdotte dal decreto spicca la revisione del meccanismo degli incentivi: il quadro resta invariato per gli impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 – con alcuni correttivi – mentre per quelli che entreranno in esercizio a partire dal primo gennaio 2013 la proposta e’ di applicare incentivi che consistono in tariffe fisse per i piccoli impianti fino a 5 MW e in aste al ribasso per quelli di dimensioni maggiori. Inoltre, per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili e’ prevista una tariffa ‘binomia’ con una parte legata all’andamento dei costi della materia prima.
Il decreto definisce anche una maggiore semplificazione amministrativa e nuovi obblighi di efficienza energetica per gli edifici: e’ disposta la fine del meccanismo dei certificati verdi e il passaggio alla tariffazione incentivante (’feed in’) con l’obbligo per le societa’ distributrici di energia di garantire un accesso prioritario alla rete elettrica ai produttori di energie rinnovabili, nonche’ di acquistare l’energia cosi’ prodotta ad una tariffa fissa e garantita. Inoltre i certificati di origine dell’elettricita’ prodotta da fonti rinnovabili non potranno piu’ essere utilizzati ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali di sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il Gestore Servizi Elettrici dovra’ ritirare annualmente i certificati verdi fino al 2015, eventualmente eccedenti quelli necessari per il rispetto della quota d’obbligo. Il prezzo di ritiro dei predetti certificati e’ pari al 70% del prezzo. Infine novita’ sulla concessione di finanziamenti agevolati per interventi nel settore delle rinnovabili riguardano anche il Fondo rotativo per Kyoto: la durata massima dei finanziamenti a tasso agevolato per Regioni ed enti locali non potra’ superare i 180 mesi (nella Finanziaria 2007 erano 72 mesi).
Il Decreto ha gia’ ottenuto il via libera da parte della Conferenza delle Regioni che ha pero’ posto alcune condizioni, tra cui l’abbandono di ipotesi di commissariamento delle Regioni stesse nel caso non si raggiungano gli obiettivi prefissati. Inoltre le Regioni chiedono ”la previsione dell’intesa Stato-Regione per gli impianti geotermici sperimentali”, sottolineano ”la necessita’ di un migliore coordinamento fra norme relative alle Regioni e le deleghe che queste possano aver gia’ assegnato agli Enti locali”. L’ok ”condizionato” ha poi riguardato temi quali i grandi impianti solari, gli impianti a biomasse, e le quote di produzione di energia rinnovabile per ogni regione (’burden sharing’). (ANSA).
http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=108520
16:42 07 AGO 2010
http://www.agi.it/bologna/notizie/
(AGI) – Forli’-Cesena, 7 ago. – La luce del sole come fonte di energia per muovere gli autobus pubblici. E’ l’obiettivo del progetto “Green2 Trasportation”, messo a punto da “RInnova Romagna Innovazione” per conto del Consorzio ATR Forli’-Cesena, che prevede l’installazione di impianti per la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili nei depositi ATR di Forli’ e Cesena. ATR ha assegnato dopo due distinte gare l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori alla Ditta F.lli Franchini srl di Rimini. La consegna dei lavori nei due impianti e’ avvenuta nei giorni scorsi, e la previsione e’ quella di vederli completati entro settembre, con produzione di energia elettrica a pieno regime entro la fine del 2010.
“Green2 Trasportation” interviene sui depositi degli autobus di Forli’ e di Cesena con l’installazione di pannelli solari sui tetti degli edifici, tali da generare energia pronta per essere utilizzata dai bus elettrici. Evidenti i vantaggi ambientali, grazie alla minore emissione di gas inquinanti nell’aria, in particolare TEP (tonnellata equivalente di petrolio necessario in Italia per la produzione di circa 5350 kWh) e CO2 (anidride carbonica). I due impianti fotovoltaici faranno risparmiare all’aria di Forli’ e Cesena 121 tonnellate di CO2 all’anno: non poche, se si considera che una tonnellata di questo gas corrisponde alle emissioni prodotte da un’automobile di medie dimensioni in 7 mila chilometri di marcia. Non secondario appare poi il risparmio economico previsto, grazie agli incentivi del Conto Energia. (AGI) Mir
Relatore d’eccezione, come vedremo qui sotto, è il nostro Amministratore Alberto Bellini.
Ci parlerà di efficienza sul risparmio energetico e l’impegno che deve essere messo dalle Amministrazioni nell’ incentivare anche i privati ad essere virtuosi.
Il GAS può essere di aiuto all’Amministratore che ha voglia di incentivare e far crescere consapevolezza nei cittadini, che sia consumo critico o pannello solare…
Mercoledì 26/5/2010 ore 20.45
c/o Villaggio Mafalda
Parliamo di Fotovoltaico
come sono fatti, cosa c’è da sapere
Incontro con Alberto Bellini,
docente dell’Università di Reggio Emilia,
assessore all’Ambiente del Comune di Forlì
Interverrà anche l’ingegnere Carlo Rondoni, esperto di pannelli.
Spazio aperto per aziende e tecnici per informazioni pratiche.
Biocombustibile dalla spazzatura: è la nuova frontiera dei carburanti per autotrazione. Auto ecologiche, ridimensionate nel rispetto dell’ambiente, risolto il problema delle discariche, la spazzatura diventa una risorsa.
di Gianni Avvantaggiato
La 103esima edizione del Salone dell’auto di Detroit si è conclusa. L’auto show più importante del mondo quest’anno ha segnato la svolta dell’industria automobilistica verso la produzione delle auto ecologiche.
auto ibrida – dettaglio
Ibride, cioè con motore a scoppio ed elettrico, presentate dai grandi gruppi come Fiat, Toyota, Honda, Volkswagen, Bmw e la cinese Byd Auto. Oppure a batteria agli ioni di litio della nuova Leaf prodotta da Nissan.
auto elettrica – dettaglio
Il tema conduttore della mostra d’automobili statunitense, però, è stato il downsizing, la tendenza, cioè, dei costruttori a produrre auto ridimensionate nel rispetto dell’ambiente. Oltre che, ovviamente, migliorare i risultati economici dell’azienda, perseguito attraverso una politica di riduzione dei costi. Per l’occasione la Ineos, azienda chimica britannica, ha fatto sapere da Londra che l’auto alimentata a spazzatura è una realtà. L’azienda inglese nel 2008 si disse in grado, entro due anni, di ricavare 400 litri di bioetanolo da ogni
tonnellata di scarti biodegradabili e oggi conta di iniziare la produzione industriale. E la promessa è diventata realtà.
auto ibride ridimensionate – esposizione
Il procedimento tecnologico consiste sostanzialmente in tre fasi: si cuoce la spazzatura ad altissima temperatura fino a ridurla allo stato gassoso e si danno poi i gas in pasto a speciali batteri naturali che se ne servono come materia prima per generare bioetanolo grezzo. L’azienda provvede poi a trasformalo in bioetanolo purificato.
un vagone cisterna mentre viene caricato di bioetanolo
Il bioetanolo purificato deve però essere miscelato con la benzina super oppure con il diesel. Tuttavia questo procedimento tecnologico di riciclaggio della spazzatura basterà, secondo le previsioni di Ineos, a ridurre i gas nocivi dell’effetto serra di ben il 90% e punta a ridurre di circa il 10%, il fabbisogno di benzina in Europa e Nord America. Un altro vantaggio di questo procedimento è di utilizzare non più prodotti agricoli sottratti alla produzione alimentare e con un impatto negativo sull’ambiente ma spazzatura biodegradabile asciutta.
Giuseppe Savino – presidente Amiu Bari
Abbiamo chiesto al presidente dell’Azienda Municipalizzata Igiene Urbana di Bari, Giuseppe Savino, se anche la sua azienda, oggi dotata di un impianto di biostabilizzazione, sarebbe in grado di portare a termine un progetto simile. «Si, tecnicamente è un’operazione possibile – risponde il presidente dell’Amiu -; bisogna vedere il bilancio economico di un’operazione di questo tipo, capire che costi possono avere gli impianti, qual è il ritorno economico dal punto di vista del prodotto. Poi non bisogna tralasciare il ritorno dal punto di vista ambientale, se ad esempio il procedimento chimico crea problemi. Bisogna tenere conto di tutti questi elementi e poi valutare i pro e i contro. È comunque un’altra possibilità che ci si offre, di recupero. La trasformazione di un problema in risorsa».
26 gennaio 2010
Romagnaedintorni.it
Petri: «Il no del sindaco è ideologico »
Se dal sindaco è stato ribadito un “no no chiaro e tondo al nucleare” che, secondo lui, metterebbe in pericolo l’equilibrio economico del territorio fondato su turismo e industria e per cui quindi non esistono compensazioni possibili, dal coordinatore del Pdl comunale Roberto Petri arriva invece un’apertura. LEGGI L’ARTICOLO
ROMA, 10 febbraio (Reuters) – La Commissione europea ha inviato al governo italiano una missiva in cui lo avverte che sta indagando sui rimborsi per il nucleare e gli incentivi alla produzione da fonti rinnovabili per incompatibilità con il trattato Ue.
E’ quanto è scritto nel documento che Reuters ha potuto consultare e che è stato inviato il 29 gennaio al presidente del Consiglio, al ministero dell’Economia, al ministero dello Sviluppo economico e al ministero degli Esteri. La lettera si apre con un necessario avvertimento: “La presente costituisce lettera di costituzione in mora inerente la procedura d’infrazione 2003/2246 concernente alcuni aspetti della tassazione dell’elettricità in Italia“. Una lettera a cui lo Stato italiano dovrà rispondere entro due mesi, fornendo, fra le altre, informazioni sull’entità dei contributi raccolti con le tariffe e la quantità di risorse versate ai produttori nazionali.
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Come cambierà la tua vita quando ti ritroverai una centrale nucleare sotto casa? Se non vuoi scoprirlo, chiedi ai candidati alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo di dire NO al nucleare!
Con la legge 99/2009 il Governo sta provando a imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni. Per questo, ben 13 Regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Hai pensato a cosa succederà se il futuro Presidente della tua regione appoggerà il ritorno al nucleare?
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