marzo 24, 2011 |
I rischi dell’inquinamento per i bambini |
La sala Oriani (ex convento San Francesco) ha ospitato un convegno sulle patologie della prima infanzia dovute all’inquinamento, organizzato dalle liste civiche “LiberaRussi” e “Bagnacavallo Insieme”, con il supporto dell’associazione “Clan-Destino”. Davanti a un pubblico attento, composto in larga parte di giovani, si è parlato, con i medici specialisti presenti, dei danni alla salute dovuti all’inquinamento in un territorio, l’Emilia Romagna, che risulta, assieme a Piemonte, Lombardia e Veneto, fra i più inquinati del pianeta. E soprattutto nella Provincia di Ravenna dove le due cittadine di Russi e Bagnacavallo dovrebbero sopportare, nei prossimi anni, la Centrale a biomasse da 30 MegaWatt di potenza, che dovrebbe essere costruita nella zona ex Eridania, a ridosso del fiume Lamone.
Dati scientifici pubblicati dalle più importanti riviste mediche mondiali, esposti con grande passione dalla dott.ssa Patrizia Gentilini, oncoematologa, hanno mostrato e dimostrato quelle che sono le reali conseguenze a livello sanitario di un’esposizione alle sostanze tossiche emesse dagli impianti di incenerimento. Studi recenti hanno confermato quanto siano in crescita soprattutto tra i bambini, che sono i soggetti più deboli, le gravi patologie derivanti dall’inquinamento ambientale. L’inceneritore di biomasse produce anche diossina e altre sostanze estremamente pericolose per la salute. “Non lo dicono le associazioni – ribadisce Paolo Randi della lista civica “Bagnacavallo Insieme” – che continuamente vengono tacciate di essere terroristi dell’informazione e di procurare allarmismi fra la popolazione, ma lo espongono i progetti di questi impianti e lo confermano gli studi scientifici e medici. Il progetto PowerCrop riporta i seguenti valori: Ossidi di Azoto Nox, 630 kg/giorno; Ossidi di Zolfo SO2, 315 kg/giorno; Polveri PTS, 63 kg/giorno; Acido Cloridrico HCL,63 kg/giorno; Monossido di Carbonio, 818 kg/giorno; Ammoniaca NH3, 21 kg/giorno…inoltre: Diossine, IPA, PCB, Metalli pesanti* (dati da progetto PowerCrop)”. I dati smentiscono in maniera categorica chi afferma che le biomasse lignee bruciano senza inquinare l’atmosfera, parole di una classe politica che pare essere sempre più distante dalle esigenze dei cittadini e sempre più a fianco degli “affaristi”.
http://ilpiccolobagnacavallo.splinder.com/
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