gennaio 17, 2011 |
Inceneritore a Roncalceci?” Rieccolo in gran silenzio… |
Clan-Destino come Cassandra
“Inceneritore a Roncalceci?” Rieccolo in gran silenzio…”
Non ci piace dover affermare “noi lo avevamo detto!”, ma anche in questa occasione le nostre previsioni si sono rivelate corrette. Alcuni mesi fa, nel cuore dell’estate, avevamo portato alla ribalta della cronaca la presentazione della richiesta di un gassificatore di biomasse depositato dall’azienda di trasporti CTS. Periodo di ferie, particolarmente propizio per questo tipo di operazioni. La forte ondata di preoccupazioni e lo sgomento dei cittadini, unite alla grave difficoltà dimostrata dalla circoscrizione erano sfociati nel ritiro del progetto da parte del proponente. A quanto pare l’azienda stessa si era poi impegnata ad “informare” cittadini e circoscrizione nell’eventualità della ripresentazione del progetto. Ma, come previsto, ciò non si è verificato.
Nel silenzio più totale in data 19.11.2010 il progetto è stato ripresentato senza che nulla sia trapelato né informazione alcuna è giunta ai cittadini. L’Iter autorizzativo richiesto (procedura semplificata) è stato avviato. Tanto che nei giorni scorsi si è tenuta la prima conferenza dei servizi.
Quanto sta accadendo a conferma che il “modus operandi” in questo tipo di procedure è sempre il medesimo: prima le rassicurazioni ai cittadini per poi cercare di fare passare in silenzio progetti potenzialmente scomodi, in quanto potrebbero avere ricadute sanitarie ed ambientali sul territorio.
Ed ora? Come da copione arriverà l’assessore di turno, invitato sul territorio con il compito di dover tranquillizzare i cittadini sottolineando la bellezza del progetto, rassicurando sui futuri controlli e verifiche dell’inquinamento a tutela della popolazione.
Per medici e studiosi l’inquinamento ambientale rappresenta la prima causa per le malattie cardiache, respiratorie ed oncologiche. Le metodologie messe in atto dalle amministrazioni locali ai vari livelli dal Comune, alla Provincia ed alla Regione a nostro avviso nulla hanno di democratico in quanto la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente sono sempre sacrificate al business di pochi.
Tali atteggiamenti pare siano volti a confinare i cittadini al ruolo di semplici comparse ai quali vengono negate le informazioni preventive e di conseguenza la possibilità di partecipare in prima persona a percorsi decisionali su progetti che avrebbero ricadute sulla salute e quindi sulla qualità della vita di oggi e delle generazioni a venire.
Per Ass Clan-Destino
Cinzia Pasi
Roberta Babini
Rispondi.
Tu devi essere loggato per lasciare un commento.