novembre 25, 2010 |
Inceneritore che vai, sequestro che trovi |
Spett.le Redazione,
inviamo comunicato stampa con preghiera di pubblicazione.
Ringraziamo e salutiamo cordialmente,
per Associazione Clan-Destino
Roberta Babini
INCENERITORE CHE VAI SEQUESTRO CHE TROVI !!!
Centrale Ex Eridania Russi: ecco perché non ci fidiamo.
Bando di Argenta, Pozzilli, Maglie: sono solo alcuni degli impianti
nati come centrali a biomasse, autorizzate per essere alimentate a
cippato di legno, scarti vegetali e delle lavorazioni alimentari,
predisposti comunque, per le loro caratteristiche tecniche, a poter
bruciare qualunque tipo di rifiuto, anche urbano, in tempi recenti
sono stati posti sotto sequestro dall? autorità giudiziaria.
Pare infatti vi venissero smaltiti in modo illecito rifiuti ed ora,
ultimo in ordine d?arrivo, anche l?inceneritore a biomasse della
?Scotti Energia?, proprio quella del Dott. Scotti televisivo.
Sulla carta doveva essere un ?impian¬to modello? di smaltimento
rifiuti della lavorazione del riso, dove l’energia veniva ricavata da
fonti rinnovabi¬li, come la lolla, otte¬nuta dallo scarto della
lavorazione dei cereali e del riso.
Dopo un anno e mezzo di indagini la Guardia Forestale si sarebbe
trovata di fronte ad una realtà ben diver¬sa: pare infatti che per
pro¬durre energia, nell’impianto pavese di “Riso Scotti Energia”,
sarebbero stati introdotti rifiu¬ti di ogni tipo e non esclusivamente
biomasse vegetali e, a dire di un dipendente, anche rifiuti urbani.
Non solo. Se¬condo le Procure di Pavia e Milano, che hanno condotto
l’inchiesta, sarebbero sta¬ti utilizzati anche legno, plastiche,
imbal¬laggi, fanghi di depurazione di acque re¬flue urbane ed
industria¬li ed altri ma¬teriali misti che per le loro caratteristiche
chimico- fisiche superavano i limi¬ti massimi di concen¬trazione dei
metalli pe¬santi – cadmio, cromo, mer¬curio, nichel, piombo ed
al¬tri – previsti dalle autorizza¬zioni.
Eppure i loro sostenitori ce li presentano come impianti sicuri e
moderni, ma la cronaca italiana è piena di sequestri, chiusure, drammi
legati all’inquinamento: dell’ambiente e di conseguenza danni
sull?uomo.
Noi non ci fidiamo?..!!!
Non ci fidiamo di chi sostiene a spada tratta questi impianti, non ci
fidiamo di chi vorrebbe costruirne uno a Russi: il Gruppo
Maccaferri-Eridania ha recentemente acquisito il restante 51% della
Società ITALDRENI, ottenendone così il controllo al 100%.
Specializzata nella costruzione di discariche, Italdreni apparteneva
al gruppo Greenvision di Mariella Burani, firma in fallimento
della moda italiana, del quale fa anche parte la Enervision, azienda
con sede a Dosolo (Mantova), già coinvolta nella persona del legale
rappresentante Giacomo Gallusi, nel processo per l?inceneritore di
biomasse di Bando, in quanto fornitrice di combustibile.
Alle centrali a biomasse sequestrate vanno anche aggiunti gli
inceneritore di Pietrasanta, Terni, Colleferro, Malagrotta, Gioia
Tauro, Arezzo, Modugno, Trieste, Taranto, Brindisi, Busto Arsizio,
sequestrati in questi anni??? e chi più ne ha più ne metta !!
Per Associazione Clan-Destino
CINZIA PASI E ROBERTA BABINI
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