giugno 03, 2010 |
Centrale di Bando, il processo |
FONTE: http://www.telestense.it/news/centrale-di-bando-il-processo.html
Servizio del 31/05/2010 – Era nata per produrre energia elettrica da biomasse, in particolare legno: doveva essere in sostanza una centrale verde nel vero senso della parola, rispondere all’esigenza di produrre energia da fonti rinnovabili alternative al petrolio. Ma le cose sembra che non siano andate proprio così visto che oggi la dirigenza fino al 2006 e quella successiva al cambiamento del riassetto societario, più altre quattro persone, tre figure dirigenziali e un rappresentante della società che doveva fornire alla centrale le biomasse da bruciare, siede nel banco degli imputati di un processo in cui la pubblica accusa, rappresentata dal pm Maria Emanuela Guerra ritiene che dal camino di quella centrale in realtà uscivano metalli pesanti come rame, cromo, piombo, titanio derivanti dalla combustione di legno trattato, ferro e plastica. Non solo. I sette imputati vengono anche accusati di aver falsificato i dati che la centrale era tenuta a comunicare all’Arpa, l’agenzia regionale per la prevenzione ambiente. E proprio su questo punto oggi in occasione di una nuova udienza, il presidente in aula è il giudice Diego Mattellini, ha parlato uno dei turnisti addetto all’impianto che doveva produrre energia, Franco Cavina. Nei suoi quattro anni di lavoro alla San Marco, Cavina ha raccontato di aver spedito puntualmente i dati ad Arpa con i dati delle emissioni ma a lui non risulta che quest’ultima gli abbia mai risposto direttamente. Fra le parti offese, cioè tra i danneggiati dai presunti illeciti commessi nella centrale, figurano il Comune di argenta, la Provincia di Ferrara, la Regione, e l’associazione ambientalista Legambiente in rappresentanza dei cittadini colpiti dal danno ambientale.
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