maggio 13, 2010

La Commissione richiama l’Italia

La Commissione richiama l’Italia per i livelli di inquinamento da particelle sottili

inquinamento_pm10da www.ilb2b.it La Commissione richiama l’Italia per i livelli di inquinamento da particelle sottili Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato inviato all’Italia per aver superato i valori limite del PM10 in numerose zone o agglomerati del Paese L’inquinamento atmosferico continua a causare ogni anno più di 350.000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato. Gli Stati membri devono continuare a prendere sul serio le norme europee di qualità dell’aria e adottare i provvedimenti necessari per ridurre le emissioni. L’azione della Commissione fa seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2008, della nuova direttiva UE sulla qualità dell’aria. La direttiva autorizza gli Stati membri a chiedere, nel rispetto di certe condizioni e per determinate parti del Paese, una proroga di durata limitata per l’adeguamento alle norme in materia di PM10 entrate in vigore nel 2005. All’inizio del 2009 le prime lettere di avvertimento sono state inviate agli Stati membri che non avevano ancora notificato richieste di proroga o non l’avevano fatto per tutte le zone che superavano i valori limite fissati per il PM10. La maggior parte degli Stati membri interessati ha pertanto inviato richieste di proroga. L’Italia ha presentato due notifiche riguardanti circa 80 zone situate in 17 regioni e province autonome. La Commissione ha tuttavia respinto gran parte delle richieste in quanto le zone non soddisfacevano tutte le condizioni previste dalla direttiva. Nella maggioranza dei casi l’Italia non era in grado di dimostrare che l’azione intrapresa avrebbe garantito il rispetto dei valori limite UE entro il termine della proroga. Poiché l’Italia non ha trasmesso nuove notifiche, la Commissione ha deciso di inviare l’ultimo avvertimento scritto. Se l’Italia non prende le misure necessarie per conformarsi alla normativa, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia europea. La Commissione continua ad adottare decisioni in merito alle notifiche di proroga inviate dagli Stati membri. La Commissione potrà procedere alle fasi successive della procedura di infrazione nei confronti di altri Stati membri se solleva obiezioni alle richieste presentate. I valori limite per il PM10 impongono una concentrazione annuale di 40 microgrammi μg/metro cubo e una concentrazione giornaliera di 50 μg/metro cubo, che non può essere superata più di 35 volte per anno civile. Le proroghe interessano solo le zone per le quali è comprovato che nel 2005 sono stati compiuti sforzi per raggiungere i valori limite, ma che non è stato possibile conformarvisi a causa di circostanze esterne particolari. Gli Stati membri devono inoltre dimostrare che si conformeranno alle norme entro la nuova scadenza, fissata per giugno 2011, predisponendo un piano per la qualità dell’aria. Commissione Europea: ec.europa.eu/environment

maggio 13, 2010

AMBIENTE E SALUTE. RISCHIO ACQUA AVVELENATA?

AMBIENTE E SALUTE. SCILIPOTI (IDV):   RISCHIO ACQUA AVVELENATA?

ROMA, 12/05/2010:  “150 mila tonnellate di erbicidi, insetticidi e altre sostanze chimiche (circa 300) sono assorbite dal suolo. La pioggia li trasporta da questo alle acque superficiali e alle falde acquifere”. Così l’On. Scilipoti (IDV), in riferimento all’ambiente “Potenzialmente pericolosi per l’uomo, inquinano gli ecosistemi acquatici e, direttamente (acqua potabile) o indirettamente (attraverso la catena alimentare),  condizionano le situazioni di salute e di ambiente, di tutte le regioni italiane, in generale e di alcune, in particolare (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna)”. Continua il deputato di Italia dei Valori: “Il rapporto dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) parla chiaro: nelle acque ci sono miscele di sostanze i cui effetti non sono ancora ben conosciuti. In attesa delle risposte che mancano non facciamo salti nel buio: proteggiamo l’ambiente. Per noi e per i nostri figli”. Conclude l’On. Scilipoti (IDV): “Bisogna ritornare alla filosofia dell’ecologia profonda. La filosofia che spinge l’uomo ad essere ecocentrico e non antropocentrico ”.

maggio 11, 2010

17 maggio 2010 – Impianto Biogas – Incontro

In Marzo 2008 è stata presentata domanda di permesso di costruire della ditta Salimbeni Guardigli per un impianto di biogas – piattaforma energetica – alimentato con biomasse vegetali e zootecniche da localizzarsi in zona Durazzanino-Barisano.
L’autorizzazione deve essere valutata dalla conferenza di servizi cui partecipano la Provincia di Forlì-Cesena, Arpa  e Ausl.
L’ Amministrazione Comunale organizza un incontro pubblico per presentare il progetto e i potenziali impatti ambientali

Lunedì 17 maggio 2010 alle h.21.00
c/o la Sala Randi del Comune di Forlì

maggio 09, 2010

Pubblico incontro 13.05.2010 Clan-Destino

13 maggio-little

Clan-Destino organizza un incontro per parlare dell’impatto dell’inceneritore su Palazzo San Giacomo

domenica 09 maggio 2010 – lugonotizie.it

L’associazione ambientalista Clan-destino organizza un incontro per spiegare alla
cittadinanza delle probabili conseguenze che la realizzazione dell’inceneritore Ex Eridania avrebbe sullo storico Palazzo di San Giacomo a Russi. “Si può svendere l’arte all’interesse della grande industria?” Questo e’ il “tormentone” che aleggia nelle sontuose sale di Palazzo San Giacomo, la splendida struttura situata  a Russi, magnifica residenza estiva, fatta erigere nel 1600 dalla nobile famiglia dei Conti Rasponi – scrivono dall’Associazione.

“Come gia’ ampiamente segnalato, questo edificio sorge a circa 150 metri dal punto in cui sarebbe prevista la costruzione dell’inceneritore ex Eridania,che, dall’alto della sua immensa struttura di oltre 120 metri di lunghezza, x 30 m di profondita’ e 50 metri di altezza,  con relative 4 ciminiere,  senza alcun dubbio “schiaccerebbe” il “nobile Palazzo, tenuto conto che esso, nel punto piu’ alto delle 2 torri, ne misura “solamente” 17.

Per  parlare di arte, di cultura e dell’importanza della tutela del paesaggio, l’associazione Clan-Destino ha organizzato a Russi, giovedi’ prossimo 13 maggio,  alle ore 20,45 presso la sala Polivalente, una serata di informazione, affinche’ i cittadini di Russi e non solo, prendano coscienza  di questo progetto, delle ricadute sul territorio e degli effetti diretti ed indiretti che potrebbero esserci sul Palazzo, anche alla luce degli importanti interventi di recupero e restauro, effettuati fino ad ora con ingenti finanziamenti pubblici.

Invitato il Prof. Roberto Balzani, che interverra’ non in veste di Sindaco di Forli’, ma in quella di grande esperto d’arte, in quanto gia’ preside della facolta’ di conservazione  dei Beni culturali di Ravenna.  Altro ospite d’eccezione l’Arch. Anna Marina Foschi, presidente regionale di Italia Nostra.

Sara’ davvero una bella occasione per i cittadini, di Russi e non, di approfondimento della conoscenza del nostro territorio. L’invito e’ ovviamente rivolto anchea tutti i consiglieri comunali, alla Giunta ed in modo particolare al Sindaco Retini che attualmente ricopre anche l’importante ruolo di Assessore alla Cultura”.

maggio 06, 2010

Agernova: Rapporto OGM dal Cremlino.

mais-ogmFONTE: www.mangiacomeparli.net

Un rapporto da far venire i brividi sta circolando per il Cremlino in questi giorni, redatto dall’Accademia russa per la medicina e le scienze tecniche e inviato al primo ministro, riporta che la “misteriosa scomparsa” di più di 2 milioni di persone negli Stati Uniti sarebbe legata ad un “incrocio” di malattie vegetali ricollegabili a Organismi Geneticamente Modificati.

Secondo questo rapporto la misteriosa e non meglio identificata malattia polmonare sarebbe responsabile della massiccia scomparsa di cittadini statunitensi, iniziata nella primavera del 2008 nello stato agricolo dell’Iowa dove (molto ironicamente) sono state colpite almeno 36 persone che presenziavano ad un evento, svoltosi al palazzo governativo, e organizzato da un’associazione di persone affette da patologie polmonari.
È importante sottolineare che l’Iowa è uno dei maggiori produttori di grano al mondo, coltivando più di 2 miliardi di piante di grano, distribuite in quei 32 milioni di acri delle sue fattorie, di cui più del 99% è geneticamente modificato e le cui varietà sono state prodotte da quel colosso dell’agricoltura che è la Monsanto, identificate con il nome commerciale di Mon 863, la varietà insetticida-produttore Mon 810 e la varietà NK 603 capace di assorbire l’erbicida Roundup®.
Gli americani non sono stati informati dello studio realizzato dall’International Journal of Biological Sciences riguardante la coltivazione di queste tipologie di grano geneticamente modificate Monsanto, e che avvertiva dei pericoli per l’organismo legati agli OGM. Monsanto si è fatta subito sentire rispondendo a questo studio, sostenendo che questa ricerca fosse “Basata su errori di analisi metodologica e di ragionamento, e non mette in discussione i risultati sulla sicurezza di questi prodotti.”
Gli scienziati russi in questo rapporto hanno comunque definito la dichiarazione di Monsanto riguardo l’OGM Mon 863, definito sicuro per il consumo da parte di uomini e animali, come “Senza nessuna convalida”, opinione supportata dalla francese Commision du Génie Biomoléculaire (CGB) che nel suo rapporto sostiene che “Con i dati attualmente a disposizione non è possibile concludere che il grano OGM MON 863 sia un prodotto sicuro.”
Anche Greenpeace International ha supportato questi risultati degli scienziati russi, che nel suo rapporto intitolato “MON 863: A chronicle of systematic deception” avvertiva che la sua campagna per scoprire e valutare dati su questa che è la più pericolosa varietà di grano OGM dimostrava, oltre ogni dubbio, che MON863 non è adatto al consumo.
Sfortunatamente per gli americani tutti questi avvertimenti sono stati ignorati dal loro governo, che aveva avallato il progetto di piantare in massa grano OGM, tanto da arrivare alla situazione attuale in cui l’80% del grano e il 93% della soia prodotti fanno parte di queste pericolose varietà; uno scienziato russo nel rapporto avverte che il mondo sta andando incontro ad un disastro ecologico “Di proporzioni bibliche.”
E ancora, secondo questo rapporto russo, il disastro ecologico sarebbe stato taciuto dagli Stati Uniti ma convalidato dai dati statistici annuali sui decessi, con circa 2.5 milioni di morti, riportate e definite come “morti improvvise” che sarebbero aumentate del 40%, raggiungendo e superando i più di due milioni di casi di morti “misteriose o inspiegabili” contate dai primi di Marzo del 2008 al 2010.
Ora, sempre nel rapporto, la maggior parte di questi misteriosi ed inspiegabili decessi negli Stati Uniti sono stati classificati come morti legate ad influenza o polmonite, con il preciso fine di non diffondere il panico nella popolazione americana, ma che in realtà sarebbero state causate da un virus non ancora identificato contenuto nelle piante che sarebbe stato in grado si superare le difese immunitarie dell’essere umano. A supposto degli scienziati russi esiste una ricerca conclusa recentemente da Didier Raoult dell’Univesità del Mediterraneo di Marsiglia, in cui per la prima volta nella storia dell’uomo un virus proveniente dalle piante sarebbe stato in grado di causare patologie all’uomo.
Inoltre gli scienziati russi sostengono nel loro rapporto che le vaccinazioni di massa compiute negli Stati Uniti per la presunta influenza H1N1 (l’influenza suina) fossero in realtà un “tentativo molto goffo” di arrestare la diffusione di questa misteriosa patologia polmonare, grazie all’iniezione di DNA “fissativo” per questo tipo di grano OGM e che, con tutta evidenza, ha fallito nel suo intento.
Coloro che si sta chiedendo come gli Stati Uniti possano aver sostenuto un oltraggio simile perpetrato ai danni dei propri cittadini, sappiano solo che negli ultimi 10 anni Monsanto ha pagato qualcosa come 500 miliardi di dollari in tangenti verso gli uffici responsabili della salute del cibo mentre entrava in società con altri colossi americani come la General Electric e la Exxon Mobil, senza per questo pagare alcuna tassa, a dispetto dei miliardi di profitto mietuti.
E quegli americani che credono che il Presidente Obama li proteggerà da questi soprusi, non possono essere più in errore di così, e lo si può capire leggendo l’Huffington Post News Service nel loro articolo “You’re Appointing Who? Please Obama, Say It’s Not So!” (Obama chi stai nominando? Per favore dicci che non è così!) che scrive:

“La persona che potrebbe essere responsabile più di chiunque altro per l’aumento delle malattie e le morti legate al cibo è stato nominato lo zar del cibo sano. Non è uno scherzo.
Ecco cosa c’è dietro.
Quando è stato chiesto all’FDA (Food and Drugs Administration) di riflettere su quale sarebbe potuto essere il più radicale e potenzialmente pericoloso cambiamento nelle nostre forniture alimentari, la risposta è stata l’introduzione degli OGM. Dei documenti rimasti segreti rivelano ora come gli esperti ne fossero convinti. Nota dopo nota vengono descritte tossine, nuove malattie, deficenze nutrizionali e allergeni sempre più difficili da riscontrare. Era palese come quella tecnologia portasse con sé “seri pericoli per la salute” e richiedesse prudenza, ricerche a lungo termine che includessero anche gli esseri umani prima che un qualsiasi OGM potesse essere distribuito nel mercato delle forniture alimentari.
Ma l’industria delle biotecnologie ha manipolato i giochi piazzando il suo uomo all’FDA cosicché né la scienza né gli scienziati continuassero su quella via e perché non fossero in nessun modo condizionati da quei deboli argomenti legati alla salute dei cibi. No, quella persona continuerà a fare quello che le corporation hanno fatto per decenni, scansando questi fastidiosi argomenti, e lo farà mentendo .”

Forse ancora peggio per gli americani sono quelli che credono di essere capaci di cambiare il proprio governo alle prossime elezioni nazionali di Novembre, per le quali le ultime notizie riportano che Obama si sta preparando anche con una nuova unità speciale chiamata “Consequence Management Response Force” che si dice pronta a schierarsi durante queste elezioni, dal suo comando dall’interno della fortezza-Casa Bianca e che il Washingston Post descrive quasi come una “Mosca dell’era Sovietica” in cui, però, le case del popolo avrebbero dovuto aiutare questi americani ad iniziare a ribellarsi contro le politiche delle corporazioni che li circondano.
Le ultime notizie dall’America avvertono che il governo sempre più da stato di polizia di Obama sta continuando ad andare contro ai propri cittadini ordinando ai giganti di Internet di consegnare [alle autorità N.d.r.] ogni messaggio scritto negli stati USA, una mossa insidiosa che Yahoo, per primo, ha dichiarato di voler contrastare.
Non è possibile prevedere quale sarà il risultato di tutto questo, anche perché nella stessa settimana in cui una delle corti federali di Obama ha dichiarato illegale ogni festeggiamento del National Prayer Day e in cui il presidente ha dichiarato ufficialmente di smantellare ogni arma nucleare in suo possesso, il presidente Putin ha dichiarato invece che la sicurezza interna ed esterna della Russia dipende solo e soltanto da due cose: “Le sue tradizioni religiose e la sua forza nucleare”… Senza lasciare alcun dubbio che qualsiasi sia il nostro mondo, di certo si è tramutato in uno in cui gli USA stanno andando verso la tirannia e la Russia verso la libertà.

Titolo originale: “Russia Reports Over 2 Million Dead In US As Mysterious Die-Off Accelerates “

maggio 06, 2010

Comunicato stampa : Coccolia e le sue “scorie”

ansia“Scorie” a Coccolia:        Cittadini, attenzione …… Non facciamoci mettere nel sacco !!

Arpa  renda pubblici  i risultati delle analisi  e il sito  Sia messo immediatamente in sicurezza.!!

Era  il 2007 ed alcuni aderenti all’Associazione  Clan-Destino segnalavano  questi sacchi, alcuni recanti marchio di una  nota azienda milanese che produce impianti per la siderurgia,    abbandonati a ridosso del centro abitato di Coccolia .

Di questi  si e’ recentemente nuovamente occupata la stampa , evidenziando, pare  il convolgimento di aziende locali  e non, tutte coinvolte in questo “affaire” che sarebbe stato messo in piedi mirando al risparmio rispetto ad una corretta gestione e smaltimento  di tali rifiuti.

Pare trattarsi infatti di  ben 2.500 ton  tra scarti di fonderia (12.596 ton ) e scorie di caldaia (piu’ di 871 ton) e cosidette “ ceneri pesanti” ,  residuo di combustioni, che come tutte le ceneri, sono un concentrato di possibili sostanze tossiche.

Pare infatti trattarsi di quella definita “terra di fonderia”,

ma di cosa si tratta ??

vediamo cosa dice l’Ispels, ISPESL Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro a proposito di questo materiale.

La terra di fonderia e’ costituita da una miscela di sabbia silicea e di agglomeranti che permettono di creare la forma del “modello” dell’oggetto che si vuole produrre. La sabbia silicea e’ formata da quarzo, puo’ contenere argilla e “nero minerale”, costituito da carbon fossile in polvere, presente a secondo delle produzioni.

Nella  terra di fonderia potrebbero  anche essere presenti  catalizzatori, contenenti acido solforico e resine sintetiche con fenolo e formaldeide che ben si sa, sono sostanze cancerogene e dannose alla salute umana.

La sabbia silicea e’ una polvere fibrogena al pari dell’amianto.

L’esposizione alla silice libera cristallina puo’ essere causa di gravi malattie come la silicosi polmonare.

Il materiale stoccato a Coccolia e’ di un colore molto scuro, quasi nero.

Conterra’ il “nero minerale “?? Inalarlo a lungo  puo’ provocare irritazioni alle mucose e gravissime malattie incurabili.

Per quanto sopra espresso, la nostra associazione e’ assai preoccupata per le ricadute che questo materiale potrebbe avere sulla salute pubblica e sull’ambiente. Che fine ha fatto questo pulviscolo trasportato dal vento ?? cosa potrebbe  essere finito nelle falde a seguito delle piogge ??? per questo  ci rivolgiamo  nuovamente alla Procura della Repubblica di Ravenna, gia’ interpellata oltre un anno fa affinche’ intervenisse con urgenza per inertizzare  il materiale, mettendolo in sicurezza ed imporre immediatamente la bonifica…….ma ad aggi nulla e’ cambiato !

Per associazione Clan-Destino

Cinzia Pasi         –       Roberta Babini

maggio 04, 2010

AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE

amianto4AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE ALLO  SCANDALOSO EMENDAMENTO APPROVATO IN PARLAMENTO

Roma 04.05.10: – “Il Consiglio di Stato appone lo stop allo scandaloso emendamento Battaglia, il Tribunale di Roma accoglie l’opposizione all’archiviazione dei familiari dei lavoratori italiani deceduti per l’esposizione all’amianto in Svizzera”. Così l’On.le Scilipoti con riferimento al problema amianto. “E’ il tentativo evidente, quello del Senatore Battaglia, con una legge successiva, approvata con il voto di fiducia chiesto dal Governo, di influire sul giudizio del Consiglio di Stato, per ottenere la sospensiva e per pregiudicare i diritti dei lavoratori vittime dell’amianto, per i quali non è ammissibile – prosegue Scilipoti – alcuna discriminazione e diverso trattamento non giustificato e non giustificabile”. Proprio con queste argomentazioni l’Avv. Ezio Bonanni ha difeso le ragioni dei lavoratori e l’Associazione Esposti Amianto FVG innanzi al Consiglio di Stato, riuscendo ad ottenere che il Presidente del Consiglio di Stato invitasse l’avvocatura dello Stato stesso a rinunciare alla richiesta di sospensione dell’esecutività della Sentenza del Tar del Lazio. “Con questo intervento del Consiglio di Stato – continua Scilipoti – siamo riusciti ad evitare che il Senatore Battaglia, il Presidente del Consiglio Berlusconi, il Ministro Sacconi e il Ministro Tremonti potessero assestare l’ennesimo schiaffo ai lavoratori italiani e alle vittime dell’amianto. Ciò non è ammissibile – insiste Scilipoti – chiamiamo tutti alla mobilitazione perché i diritti sono diritti di tutti e non di pochi e va ripudiata ogni forma di egoismo e discriminazione, soprattutto per chi è vittima del progresso e delle sue distorsioni. Sempre oggi, su richiesta del legale Bonanni, è stata accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione dei familiari di un lavoratore dell’amianto negli stabilimenti Svizzeri; il Giudice ha disposto che il Procuratore della Repubblica di Roma, competente per gli italiani deceduti all’estero vittime di reato, prosegua le indagini con termine di tre mesi. Chiederemo che sia istituita una commissione d’inchiesta sui lavoratori italiani morti all’estero per l’amianto – conclude Scilipoti -  che sembrerebbero, al momento, privi di qualsiasi tutela”.

On. Dott. Domenico Scilipoti

maggio 04, 2010

Salute e atmosfera

imagesda greenreport.it
NAPOLI. La rivista Epidemiologia & Prevenzione ha pubblicato, come supplemento al suo ultimo numero, un libretto curato da tre ricercatori dell’Unità di epidemiologia ambientale polmonare dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, Sandra Baldacci, Sara Maio e Giovanni Viegi intitolato Inquinamento atmosferico e salute umana e dedicato, potremmo dire, agli effetti medici del traffico e del riscaldamento in città.
In realtà il libretto fa il punto della situazione sugli effetti sulla salute di alcuni inquinanti – particolato, ossidi di zolfo e di azoto, ozono – prodotti principalmente dal traffico. Il libro spiega come si effettua il monitoraggio e il controllo dell’aria, come si valuta l’esposizione delle persone a questi inquinanti, quali sono le norme e i consigli delle autorità sanitarie nazionali e internazionali, come si studiano gli effetti sulla salute dell’esposizione a questi inquinanti e, infine, ci dice quali sono gli effetti misurati sulla salute prima di concludere con una valutazione degli interventi di prevenzione.
Un libretto davvero utile perché fa il punto scientifico su una problematica di interesse generale, su cui molti parlano e troppo spesso senza conoscere.
Consideriamo gli due ultimi aspetti. E cerchiamo di riassumere, inquinante per inquinante, quali sono gli effetti sulla salute. Consideriamo la salute degli adulti. Uno studio recente che ha coinvolto 22 milioni di persone negli USA ha dimostrato che un incremento di 15 μg/m3 (microgrammi su metro cubo) di PM2,5 polveri sottili di diametro inferiore a 2,5 μm (micron) provoca come effetto a breve termine un incremento della mortalità dello 0,61%. Mentre un atro studio su 500.000 persone in aree metropolitane degli USA ha mostrato che un incremento dell’esposizione di lungo periodo alle medesime polveri di 10 μg/m3 determina un incremento di mortalità complessiva del 6% (e, in particolare, del 9% per malattie cardiopolomonari e del 14% per tumore ai polmoni).
Altri studi condotti in Europa e anche in Italia hanno dimostrato effetti analoghi. Anche le polveri PM10 (diametro inferiore a 10 μm) determinano un aumento della mortalità a breve (0,31% per incrementi di concentrazione di 10 μg/m3) e a lungo termine. Anche se gli effetti a lungo termine vanno meglio studiati.
Allo stesso modo, è stato dimostrato che in alcune città italiane l’aumento della concentrazione di 10 μg/m3 di ozono, biossido di azoto e ossido di carbonio provoca a breve un aumento della mortalità totale, rispettivamente, dello 0,6%, dello 0,31% e dell’1,2%. Nel lungo periodo si è misurata negli Usa un aumento della mortalità del 4% associata a un incremento di 10 ppb (parti per miliardo) di ozono. A Gehring in Germania è stato dimostrato che il rischio di morire per cause cardiopolmonari tra le donne di età compresa tra 50 e 59 anni che vivono entro 50 metri da strade ad alto traffico aumento del 70% rispetto a quelle che vivono più lontano.
Molto significativi sono anche i dati, per così dire, in negativo. Cosa succede se le emissioni vengono abbattute con adeguate politiche di prevenzione? Uno studio a Dublino effettuato 72 mesi prima e 72 mesi dopo un intervento che ha consentito di far diminuire di 35,6 μg/m3 la concentrazione di black smoke, le morti per cause respiratorie sono diminuite del 15,5% e quelle per cause cardiovascolari del 10,3%.

Un altro studio negli Usa ha dimostrato che la riduzione della concentrazione di PM2,5 di 10 μg/m3 determina una diminuzione di mortalità per tutte le cause del 37% e un aumento della vita media di 0,61 anni.
Insomma, il libretto mostra che l’inquinamento atmosferico ha effetti (negativi) misurabili sulla salute. Ma anche, come spiegano Baldacci, Maio e Viegi, che sono possibili interventi di riduzione dell’inquinamento atmosferico capaci di prevenire in maniera misurabile ed evidente danni alla salute pubblica.

maggio 04, 2010

INQUINAMENTO AMBIENTALE e TUMORI INFANTILI

L’odierna conferenza viene indetta per presentare l’iniziativa del 7 maggio 2010 che si svolgerà alle ore 20.30 presso la sala San Francesco in via Marcolini 4, promossa da Associazione Medici per l’ Ambiente (ISDE) e Associazione contro le Leucemie (AIL) e col patrocinio del Comune di Forlì e dell’ Ordine dei Medici della Provincia di Forlì-Cesena.

Si tratta di un incontro pubblico dal titolo: “INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI INFANTILI” e saranno presenti due relatori di grande livello: il Dott. Ernesto Burgio, Pediatra, esperto in cancerogenesi ambientale  ed il Prof Giuseppe Masera, Pediatra Oncologo  e Prof. di Pediatria presso l’Università Bicocca di Milano. Il dott. Burgio è Coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale dell’ISDE e membro del Comitato Scientifico di ARTAC France (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse); il Prof. Masera è una indiscussa Autorità nel campo dell’Oncologia Pediatrica internazionale ed ha dedicato tutta la sua vita in particolare alla cura dei bambini leucemici che, all’inizio della sua carriera, negli anni 60′, avevano una prognosi quasi sempre infausta.

Oggi, in molti casi, la terapia dei tumori infantili consente risultati talora straordinari, con guarigioni un tempo insperate, pur al prezzo di sacrifici e di drammatiche esperienze vissute dai piccoli pazienti e dalle loro famiglie, con percorsi lunghi e difficili anche per le possibili conseguenze a medio e lungo termine. Tuttavia, a fronte di confortanti risultati terapeutici ottenuti in alcune forme tumorali dell’infanzia, stiamo assistendo  ormai da decenni e specialmente nel nostro paese, ad un inesorabile aumento dei tumori infantili. Dai dati pubblicati nel 2008 dall’ Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) riguardanti i dati di incidenza fino al 2002,  risulta infatti che nel nostro paese i tassi di incidenza tra 0 e 14 anni per tutti i tumori sono mediamente aumentati del 2% all’anno. La crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi. In particolare tra i bambini sotto l’anno di età  l’incremento è addirittura del 3.2% annuo e tra 10 e 14 anni l’incremento è del + 2.4% annuo. Il cambiamento percentuale annuo nel nostro paese risulta il più alto d’ Europa sia per  tutti i tumori (+2% contro l’1.1% in Europa), che per la maggior parte delle principali tipologie di tumore; addirittura per i linfomi l’incremento è del 4.6% annuo  contro un incremento in Europa dello 0.9%. Sempre dai dati pubblicati dal Registro suddetto  ed aggiornati al 2002 risulta che in Romagna vi sono stati fra 0 e 14 anni:  56 casi  dal 1988 al 1992, 81 casi fra il 1993 e il 1997 e 112 casi fra il 1998 ed il 2002. Non disponiamo a tutt’oggi dei dati successivi al 2002.

Quanto sopra pone interrogativi non rimandabili circa le cause di queste patologie e in particolare circa  il ruolo che rivestono fattori di rischio ambientali quali gli innumerevoli agenti cancerogeni chimici e  fisici, sempre più diffusi nel nostro habitat  ed a cui sono sempre  più esposti i nostri bambini fin dalla vita intrauterina. I risultati terapeutici ottenuti non sono di per sé sufficienti a  farci ritenere  soddisfatti, né ci si può nascondere dietro giustificazioni sicuramente non applicabili al preoccupante aumento di questi tumori (stili di vita, invecchiamento della popolazione, miglioramento delle diagnosi…), anche perché sono sempre più numerosi i dati tossicologici, pre-clinici, biologici che fanno ipotizzare legami forti fra questo fenomeno e l’inquinamento ambientale.

Oltre al Prof. G. Masera ed al Dr. E. Burgio relazionerà la Dr.ssa P. Gentilini Oncologa ed Ematologa. Moderatore dell’incontro sarà il Dr. R. Ridolfi ed il Sindaco di Forlì Prof. Roberto Balzani trarrà le conclusioni.

Se davvero vogliamo proteggere e tutelare l’infanzia non possiamo esimerci dall’affrontare un tema così cruciale anche per le  specifiche responsabilità che ricadono sui diversi  settori della società: Tutta la cittadinanza è invitata!

Associazione Medici per l’ Ambiente  ISDE Forlì
Associazione contro Leucemie, Linfomi e Mieloma
Forlì 3 maggio 2010

maggio 04, 2010

Monsanto: pancetta e la bistecca proprie invenzioni!?!?

TRATTO DA www.greenreport.it. Il controllo dell’intera produzione alimentare passa nelle mani delle multinazionali biotech-chimico-farmaceutiche, con una sistematica strategia globale, elaborata dopo avere esteso il loro mercato a tutto quanto riguarda la materia vivente.
Come dimostra uno studio recente, Monsanto, Syngenta, Dupont e altre multinazionali hanno aggiunto alle richieste di brevetto sui vegetali gm (rilasciati a partire dagli anni ‘80 dopo che nuovissime leggi brevettuali avevano consentito di privatizzare la materia vivente) richieste di brevetto sui vegetali prodotti in modo tradizionale, senza modifiche genetiche. E numerose di queste sono già state accolte, tanto che il numero di richieste giacenti, in questo settore, è salito alle stelle: è raddoppiato tra il 2007 e la fine del 2009…. LEGGI TUTTO